A Locri, un uomo di 50 anni, Fabrizio Nicolò, ha perso la vita in un tragico incidente sul lavoro mentre effettuava dei lavori di manutenzione in uno stabile. Nicolò è caduto nel vano ascensore da un’altezza di dieci metri, riportando gravi lesioni interne che purtroppo gli sono costate la vita.
Secondo le testimonianze dei suoi conoscenti, Fabrizio Nicolò era una figura molto stimata nella comunità di Mosorrofa (Reggio Calabria), dove ricopriva la carica di vice presidente del comitato di quartiere e seguiva i ragazzi dell’Acr Mosorrofa. I giovani mosorrofani lo ricordano con affetto e stima, sottolineando il suo impegno nel contribuire alla crescita della generazione locale.
La Procura ha aperto un’inchiesta sull’incidente al fine di accertare eventuali responsabilità legate alla tragedia. Nel frattempo, la comunità locale è scossa dalla perdita di Fabrizio Nicolò, un uomo che ha lasciato un’impronta significativa nelle vite di coloro che ha incontrato.
Scia di incidenti mortali sul lavoro
In Italia, le “morti bianche” continuano a rappresentare un’emergenza, con un aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo i dati dell’Inail, nei primi sette mesi dell’anno si sono verificati 577 incidenti mortali sul lavoro, un conteggio allarmante che evidenzia la necessità di maggiori misure di sicurezza e prevenzione.
Nel contesto di questa drammatica realtà, si è verificato un altro incidente mortale a Termini Imerese (Palermo), dove un operaio di 44 anni, Nicasio Moncada, ha perso la vita mentre era alla guida di un escavatore all’interno di un cantiere. Questi eventi drammatici mettono in luce la fragilità della sicurezza sul lavoro e richiamano l’attenzione sulle necessità di tutela dei lavoratori.
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