Controcopertina

Estate 2024: la Sicilia si sta mutando in un deserto



La siccità che attanaglia la Sicilia non accenna a placarsi, con il simbolo dell’emergenza rappresentato dal lago di Pergusa, in provincia di Enna, che si è prosciugato completamente. Questo piccolo bacino salmastro, unico lago naturale dell’isola, si alimenta solitamente con le acque piovane, ma dopo mesi senza precipitazioni e con temperature record, l’acqua è scomparsa, lasciando spazio a terra e fango.



Il livello degli invasi siciliani è più basso del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una perdita di 261 milioni di metri cubi in 12 mesi. Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per l’isola, stanziando 20 milioni di euro, ma la Regione aveva chiesto 130 milioni.

Per far fronte alla crisi, la Regione ha annunciato l’intenzione di riaprire un dissalatore a Porto Empedocle e ha chiesto alla Marina Militare di rifornire Agrigento e Gela con una nave cisterna, mentre molti comuni hanno iniziato a razionare l’acqua per uso domestico.Le cause di questa emergenza sono da ricercare nell’assenza di piogge e nel caldo eccezionale, con temperature che superano facilmente i 40°C.

Secondo gli esperti, il cambiamento climatico sta assetando tutto il Mediterraneo, con la Sicilia in prima linea. La produzione di frumento duro è calata del 60%, mentre quella di foraggio per gli animali è scesa dell’80%, mettendo in crisi la zootecnia.La siccità non è un problema nuovo per la Sicilia, ma la crisi climatica la rende sempre più frequente e violenta. Secondo uno studio del CNR, l’isola è la regione italiana con la più alta percentuale di territorio a rischio desertificazione: il 70%.

Per affrontare questa emergenza, è necessario adottare una strategia di adattamento e mitigazione, che preveda l’installazione di energie rinnovabili, la riduzione dei consumi e il passaggio alla mobilità elettrica e pubblica, oltre all’utilizzo di dissalatori per integrare le fonti idriche tradizionali.Le foto del lago di Pergusa in secca rischiano di diventare la nuova normalità per i cinque milioni di abitanti della Sicilia, a meno che non si intervenga tempestivamente per affrontare questa crisi idrica senza precedenti.



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