“Essere tro*a è un atto eroico”: Elodie e l’ultima provocazione contro il patriarcato spiegata da Francesca Donato



Il celebre calendario Pirelli torna a far parlare di sé, presentando un’edizione che si distingue per il suo messaggio provocatorio e i suoi soggetti iconici.



L’opera del fotografo Ethan James Green, figura di spicco nel panorama queer e LGBT+, immortala uomini e donne famosi in pose che intendono rompere con le convenzioni tradizionali, includendo anche il ritorno al nudo. Tra i protagonisti spiccano la cantante Elodie, l’attore Vincent Cassel e lo stesso Green, che assumono il ruolo di ambasciatori di un ideale di emancipazione e sfida sociale.

La nuova edizione è stata presentata con grande clamore, attirando commenti e reazioni polarizzanti. Secondo gli organizzatori, il calendario di quest’anno vuole “sfidare il patriarcato” proponendo un’idea di bellezza che abbraccia diversità e autenticità.

Attraverso queste immagini vogliamo raccontare la forza della libertà e della consapevolezza del proprio corpo,” ha dichiarato Green durante la presentazione, sottolineando come la sua visione artistica sia incentrata su un messaggio di inclusione e ribellione agli stereotipi.

L’iniziativa, tuttavia, non ha mancato di sollevare polemiche. Sui social, il calendario è stato duramente criticato da alcuni ambienti conservatori, che hanno accusato Pirelli di promuovere un messaggio dannoso per le giovani donne.

Tra le voci critiche si è distinta quella dell’ex deputata europea Francesca Donato, che su “X” ha espresso un’opinione particolarmente dura: “Così i mass media fanno il lavaggio del cervello alle ragazze: se ti spogli in pubblico o vendi il tuo corpo, stai ‘sfidando il patriarcato’! Ergo, fare la tr… è un gesto eroico. Spingere le giovani donne a buttarsi via in ogni modo, perdendo dignità e amor proprio, è il mantra ‘progressista’. C’è da fare un lavoro enorme per restituire alle giovani donne la consapevolezza del loro valore, della sacralità del proprio corpo, del rispetto di sé.”

Le parole di Donato hanno generato un acceso dibattito online, con migliaia di commenti che si sono divisi tra sostenitori e oppositori della sua posizione. Da un lato, molti utenti hanno condiviso il suo pensiero, sottolineando come certi messaggi mediatici possano influenzare negativamente le nuove generazioni. Dall’altro, i difensori del calendario hanno accusato la deputata di moralismo e di voler limitare la libertà individuale.

Tra chi ha difeso l’iniziativa, c’è chi ha lodato il coraggio di Pirelli nel proporre un prodotto che rompe con le convenzioni: “Finalmente un calendario che celebra il corpo e la libertà in modo autentico,” ha scritto un utente su Instagram, aggiungendo che le immagini rappresentano una “sfida visiva e culturale necessaria”.

Non è la prima volta che il calendario Pirelli suscita dibattiti. Negli anni, il progetto si è spesso evoluto, passando dal semplice glamour alla rappresentazione di messaggi più profondi e complessi. L’edizione del 2024 si inserisce quindi in una tradizione di innovazione, pur mantenendo il carattere distintivo che lo ha reso celebre in tutto il mondo.

Durante l’evento di presentazione, Elodie ha parlato del suo ruolo nel progetto: “Essere parte di questo calendario è stato un onore e un’opportunità per esprimere un lato di me che spesso non viene raccontato. Credo nella libertà di essere sé stessi, senza paura di giudizi.”

L’attore Vincent Cassel, invece, ha sottolineato il valore artistico del progetto: “Non si tratta solo di foto; è un lavoro che invita alla riflessione e alla conversazione. È importante che l’arte scuota le coscienze.”



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