Negli ultimi giorni, Emma Marrone, celebre cantante italiana, ha aperto il suo cuore riguardo a una questione molto personale: il suo desiderio di diventare madre. Durante un’intervista con Vanity Fair, Emma ha discusso delle sfide che affronta nel cercare di realizzare questo sogno, citando sia motivi di salute che restrizioni legali in Italia.
Nel corso dell’intervista, Emma ha dichiarato che si sente costretta a mettere da parte il suo desiderio di maternità. Ha spiegato che in Italia le opzioni per una donna single sono limitate. “In Italia devo rinunciarci per forza”, ha affermato. “Dovrei sottopormi alla procreazione medicalmente assistita, ma non ho un compagno e quindi non posso”. Questo commento ha suscitato diverse reazioni online, tra cui un messaggio poco piacevole da parte di un utente che le ha suggerito di concepire un figlio “alla vecchia maniera”.
La risposta di Emma a questo commento non si è fatta attendere. Ha voluto chiarire la sua situazione personale, spiegando che a causa di un tumore alle ovaie, non è in grado di concepire naturalmente. “Caro tesoro bello, per la ‘vecchia maniera’ servono le ovaie che non ho”, ha replicato. “Vabbè dai, ma che te lo spiego a fare. Manco all’asilo”.
In precedenza, Emma aveva condiviso la sua esperienza con la malattia in un’intervista a “Le Iene”. Ha raccontato di come una visita ginecologica, inizialmente programmata per accompagnare un’amica, abbia portato alla scoperta del tumore. “Una mia amica, una collega di lavoro, doveva fare una visita ginecologica e mi aveva chiesto di accompagnarla”, ha detto. “Una volta lì mi aveva proposto di fare la sua stessa visita, assicurandomi la bravura della dottoressa. L’ho vista cambiare colore in viso e da lì è stato un inferno”. Dopo tre episodi simili, è stata costretta a sottoporsi a un intervento chirurgico durante il quale ha perso le ovaie.
La questione della maternità per Emma Marrone non è solo una questione personale ma riflette anche una più ampia problematica sociale e legale in Italia. La cantante ha sollevato il tema della fecondazione eterologa, sottolineando come il costo sia proibitivo per molte donne nella sua stessa situazione. “La fecondazione eterologa? Dovrei pagare e non mi sembra corretto verso tutte le donne che sono nella mia stessa situazione e non possono permetterselo”, ha spiegato.
Inoltre, Emma ha evidenziato le difficoltà che le donne single incontrano nel processo di adozione nel paese. “Senza un marito non si può nemmeno adottare”, ha sottolineato, evidenziando una delle molte barriere legali che le donne devono affrontare quando cercano di diventare genitori senza un partner.
Il commento dell’utente su X, che suggeriva ad Emma di considerare l’adozione o la concezione tradizionale, ha messo in luce l’ignoranza e la mancanza di sensibilità che spesso circondano queste discussioni. L’utente aveva scritto: “Cara Emma Marrone, ti stimo molto ma, per fare un figlio, c’è anche la ‘vecchia maniera’ eh? Poi, se proprio proprio vuoi diventare genitore e non hai un compagno si può pensare anche ad un’adozione (ma non so se ci sono difficoltà)”.
La risposta di Emma è stata diretta e franca, mettendo in evidenza la necessità di una maggiore consapevolezza e comprensione delle complessità legate alla salute riproduttiva e ai diritti delle donne. La sua esperienza personale con il tumore alle ovaie è stata devastante e ha avuto un impatto significativo sulle sue possibilità di diventare madre.
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