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Emergenza a Bologna, le telefonate angosciose dei cittadini: “Aiuto, mai accaduto nulla del genere”



Sono arrivate centinaia di chiamate al 112 durante i minuti critici dell’alluvione di questo weekend a Bologna. Molti sono rimasti bloccati in auto e altri, con le case allagate, si sono rifugiati ai piani alti. Il centralino dei carabinieri ha ricevuto richieste di aiuto nella serata di sabato 19 e nella mattinata di domenica 20 ottobre.



“Cerchiamo di far venire qualcuno dall’alto. Se sente un elicottero, apra la botola e, se ha una torcia, faccia luce.” “I miei colleghi stanno arrivando.” “Sono in macchina, l’acqua è salita fino al finestrino. Aiuto, non riesco a uscire.” Queste sono solo alcune delle telefonate disperate fatte dai bolognesi alle forze dell’ordine. I carabinieri hanno lavorato senza sosta per aiutare gli abitanti di Bologna. L’alluvione ha causato un morto, tremila evacuati e danni ancora da stimare.

“L’acqua è arrivata a un metro e mezzo, siamo scappati ai piani alti”, raccontano i bolognesi spaventati. “Veniamo dall’alto”, dicono i carabinieri per rassicurare le persone in difficoltà: “Se sente un rumore di elicottero, prenda una torcia e faccia luce.”

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Inoltre, una dottoressa di Bologna, in cerca di aiuto, ha detto: “Ho paura, non è mai successo niente di simile. Sono un medico. Non attacco il telefono – ha detto al carabiniere del 112 – perché lei mi dà coraggio.” La risposta è stata: “Dottoressa, resti al telefono con me. Anche lei può aiutare gli altri.” “Non attacco, non attacco per nulla, perché lei mi dà coraggio.”



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