Controcopertina

Due sorelle di 4 e 9 anni segregate in uno sgabuzzino di un negozio: la madre è stata arrestata per abusi



Bologna, una giovane donna è stata arrestata dopo che la polizia ha scoperto le sue due figlie chiuse a chiave in uno sgabuzzino del minimarket gestito da lei.



In un inquietante episodio a Bologna, una donna è stata arrestata con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il caso è venuto alla luce quando un cliente del minimarket gestito dalla donna ha sentito strani rumori provenire da un sgabuzzino, suscitando sospetti e preoccupazioni.

L’intervento della polizia è stato sollecitato proprio da questo cliente, che, allarmato dai suoni uditi mentre faceva acquisti, ha deciso di avvisare le autorità. Gli agenti, una volta arrivati sul posto, hanno interrogato la donna sulle sue due figlie, di 4 e 9 anni, e sono stati condotti al retro del negozio, dove hanno scoperto le minori chiuse a chiave.

Le condizioni igieniche del luogo erano pessime, sebbene le bambine non presentassero problemi di salute evidenti. La situazione ha portato la Procura di Bologna a intervenire applicando il Codice rosso, una procedura usata in casi di violenza domestica o maltrattamento.

Stando a quanto riportato dai media locali, non era la prima volta che la madre veniva segnalata alle autorità. In precedenza, a maggio del 2023, era stata accusata di abbandono di minori per aver lasciato le figlie da sole in casa. Il padre delle bambine si trova attualmente in Bangladesh.

Dopo l’arresto, le autorità hanno affidato temporaneamente le minori a una famiglia affidataria, in attesa che il Tribunale dei minori prenda una decisione definitiva sul loro futuro. Nel frattempo, il minimarket, situato in via Toscana e luogo dell’accaduto, è stato chiuso. Durante le indagini, è emerso che nel negozio lavorava anche un cittadino straniero in situazione irregolare.

Questo caso ha suscitato grande attenzione e preoccupazione nella comunità locale, evidenziando la necessità di vigilanza e protezione nei confronti dei minori in situazioni di potenziale pericolo. L’incidente solleva questioni importanti su come le comunità e le autorità possano collaborare per garantire la sicurezza e il benessere dei bambini.



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