Controcopertina

Donna trovata morta in una valigia, l’ex responsabile: “Voleva costruire una famiglia, cercava soltanto la felicità.”



Yana Malayko, una giovane donna di 23 anni, è stata tragicamente uccisa la notte del 20 gennaio 2023. Il processo per determinare le responsabilità del suo omicidio è attualmente in corso, con la comunità e la famiglia in attesa di giustizia.



Nel cuore della Corte d’Assise di Mantova, Oleksander Malayko, il padre di Yana, ha aperto il processo con una testimonianza straziante. “Voleva una famiglia, dei figli, voleva solo essere felice,” ha dichiarato con voce rotta dal dolore. La sua narrazione ha rivelato un mix di amore paterno e tormento per non aver saputo dei problemi della figlia. “Se avessi saputo, avrei fatto qualcosa e lei oggi sarebbe ancora viva.”

L’unico imputato nel caso è Dumitru Stratan, detto Dima, 34 anni, attualmente detenuto nel carcere di Pavia. Stratan è accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Non presente in aula, le accuse contro di lui sono pesanti: avrebbe ucciso Yana a mani nude, lasciando sul suo corpo segni di violenza, tra cui ecchimosi e lesioni. Yana è morta per “asfissia meccanica”, dopo essere stata presumibilmente strangolata e colpita. Il suo corpo è stato poi abbandonato in una valigia lungo una strada di campagna, un ritrovamento macabro che ha scosso la comunità.

Durante il processo, i genitori di Yana, attraverso il loro avvocato Angelo Lino Murtas, e l’associazione Yana (“You are not alone”), hanno espresso la speranza che Stratan riceva la condanna all’ergastolo se provata la premeditazione. Le indagini, iniziate dal luogotenente Domenico Niccolis del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Castiglione, sono state cruciali per far luce sul caso. La confessione parziale di Stratan alla sorella Cristina ha gettato un’ulteriore ombra su questo drammatico evento.

Secondo le indagini, sembra che Stratan abbia attirato Yana con il pretesto di un incontro per lasciarle il loro cagnolino, Bulka. Il loro incontro si è tragicamente trasformato in un omicidio all’interno dell’appartamento che avevano condiviso a Castiglione delle Stiviere. Il giorno seguente, Stratan è fuggito usando prima una Fiat 500 e poi una Mercedes, incontrando difficoltà nel nascondere il corpo, il che ha portato a ulteriori indagini dopo che un residente locale ha contattato i carabinieri.

Il processo per la morte di Yana Malayko continuerà fino a tarda estate, con ulteriori udienze già programmate a partire dal 2 maggio. La comunità e la famiglia attendono con ansia ulteriori sviluppi, sperando che la giustizia prevalga per la giovane donna la cui vita è stata tragicamente interrotta.



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