Gianna Nannini, la celebre rocker italiana, ha condiviso nel corso degli anni il profondo e complesso rapporto vissuto con i suoi genitori, Danilo Nannini e Giovanna Cellesi. Una relazione fatta di alti e bassi, specialmente con il padre Danilo, che inizialmente esprimeva forti riserve riguardo alla carriera musicale della figlia. La Nannini, in diverse interviste e momenti di condivisione pubblica, come quella rilasciata a corrierefiorentino.it, ha svelato: “Mio padre non voleva che cantassi e non veniva neanche ai concerti”. Questa resistenza iniziale si è trasformata nel tempo, segnando un percorso di accettazione e orgoglio nei confronti del successo artistico raggiunto da Gianna.
Nonostante le incomprensioni e i momenti difficili, il rapporto tra Gianna e i suoi genitori si è evoluto, soprattutto alla luce del successo e del riconoscimento pubblico ottenuto dalla Nannini. Un momento emblematico di questa trasformazione si è verificato nel 1984, durante il tour dell’album “Puzzle”, quando Danilo partecipò a un concerto nella Fortezza di Siena. Benché presente con discrezione, indossando un eskimo e un cappuccio per non farsi riconoscere, questo gesto rappresentò un importante passo avanti nella loro relazione.
Danilo Nannini, prima di diventare noto come pasticciere nel primo locale di Siena aperto dal nonno Guido, aveva ricoperto il ruolo di presidente della squadra di calcio bianconera per 18 anni, dimostrando un forte legame con la sua città e le sue tradizioni. La sua vita è stata caratterizzata da successi professionali, come la diffusione internazionale del panforte, ma anche da difficoltà, tra cui un fallimento che lo vide coinvolto in accuse di bancarotta fraudolenta. Nel contesto del Palio di Siena, non ebbe mai la fortuna di vedere trionfare la sua contrada durante il periodo in cui fu capitano. Danilo Nannini ci ha lasciato nel 2007, all’età di 86 anni.
Anche la madre di Gianna Nannini, Giovanna Cellesi, scomparsa nel 2014 all’età di 91 anni, ha lasciato un segno indelebile nella vita della cantante. La scomparsa dei genitori ha portato Gianna a riflettere profondamente sul loro ruolo nella sua vita e sul legame speciale che li univa. Nella sua autobiografia “Io”, Gianna ha dedicato pagine toccanti alla figura del padre, riconoscendo in lui una fonte di ispirazione, nonostante le divergenze. La spinta a diventare cantante, paradossalmente, trovò radici anche nell’opposizione paterna, come se la sfida lanciata dal padre avesse fornito a Gianna la forza necessaria per perseguire il suo sogno con determinazione.
Il percorso di vita e carriera di Gianna Nannini si intreccia così in modo indissolubile con la storia familiare, tra momenti di tensione e profonda comprensione reciproca. Le figure di Danilo e Giovanna emergono come presenze fondamentali, che hanno plasmato la personalità e il talento di Gianna, spingendola a superare i limiti e a raggiungere l’apice del successo nel panorama musicale italiano e internazionale. Il ricordo e l’amore per i genitori rimangono elementi centrali nel cuore e nell’anima di Gianna, testimoniando come le radici e le relazioni familiari influenzino profondamente il nostro essere e il nostro cammino nella vita.
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