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Cresce il figlio dell’ex moglie del marito, deceduta dopo il parto. È stata un’esperienza difficile, ma la ripeterei



Cambiare radicalmente la propria vita per crescere il figlio dell’ex moglie del marito. Questa è la storia di Christie Werts, una donna di 49 anni, che nel 2021 ha deciso di trasferirsi in un altro Stato per occuparsi di un bambino rimasto orfano.



A raccontare la sua esperienza è stata Christie stessa in un’intervista al New York Post, ripercorrendo i primi tre anni con il nuovo membro della famiglia.

Dopo il termine dei loro matrimoni, Christie e Wesley avevano trovato il loro equilibrio. Si erano innamorati nel 2018, e un anno dopo si erano sposati e avevano iniziato a vivere insieme ai loro quattro figli, due di Christie e due di Wesley, nati da relazioni precedenti.

Nel agosto 2021, una telefonata inaspettata cambia le loro vite. Dall’altra parte c’era un’operatrice di un ospedale in Texas che informava Wesley che l’ex moglie, incinta e ricoverata per Covid, era in condizioni critiche.

Il 23 agosto 2021, la donna partorì un bambino prematuro di 33 settimane, ma con buone condizioni vitali. Purtroppo, le condizioni della madre peggiorarono rapidamente e cinque giorni dopo il parto, morì per un ictus, già debilitata dal Covid.

La notizia arrivò a Christie e Wesley che, dopo che Christie aveva espresso il desiderio di prendersi cura del bambino se le cose fossero andate male, contattarono subito le autorità per avviare l’adozione.Per evitare che il bambino venisse dato in affidamento a qualche famiglia locale, Christie decise di trasferirsi con tutta la famiglia a San Antonio, in Texas, a più di 2.000 chilometri di distanza.

Essendo stata anch’essa una bambina in affidamento, Christie non voleva che il bambino seguisse quel destino. Vendettero la loro casa e si trasferirono in Texas per tenerlo con loro.

Il bambino venne accolto in una nuova famiglia che, nonostante i grandi cambiamenti (i figli erano già adulti o adolescenti e dovettero cambiare scuola e amici), si affezionò subito al suo sorriso e alla sua gioia di vivere.

Da allora Christie e Wesley crescono il bambino come se fosse loro figlio e, secondo Christie, il nuovo arrivato le ha fatto capire l’importanza di mettere la famiglia prima della carriera, cosa che non era riuscita a fare nemmeno per i propri figli biologici.Nonostante Christie non abbia mai conosciuto la madre biologica del bambino e il piccolo sia troppo piccolo per ricordarla, è determinata a mantenere viva la sua memoria.

Abbiamo iniziato a parlargli di lei, anche se non comprende ancora tutto. Metterò delle foto nella sua stanza e non gliela nasconderemo mai, ha spiegato Christie.

Ha anche deciso di scrivere un libro per raccontare la sua storia e destinare i proventi in beneficenza.

Christie descrive Levi come un bambino indipendente e vivace. Vuole fare tutto da solo. Lo coinvolgo nelle attività quotidiane, come cucinare, e vivere in una fattoria lo rende curioso e intelligente. È il più piccolo della famiglia e il centro della nostra attenzione.



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