La 21enne fiorentina Martina Voce è stata vittima di un tentato omicidio a Oslo da parte dell’ex fidanzato Mohit Kumar. La giovane è in coma farmacologico.
La giovane Martina Voce, una ragazza di 21 anni originaria di Firenze, è stata vittima di un violento attacco a Oslo, dove vive e lavora da tempo. L’aggressione è avvenuta venerdì scorso all’interno del negozio in cui lavorava, situato nel quartiere centrale di Grünerløkka. Il responsabile dell’attacco è il suo ex compagno, Mohit Kumar, un informatico di 20 anni di origine indiana, che non aveva accettato la fine della loro relazione.
Secondo quanto riportato dal padre della giovane, Carlo Voce, la figlia è attualmente ricoverata in ospedale in coma farmacologico dopo essere stata sottoposta a diversi interventi chirurgici. “Martina è stata operata, le hanno ricostruito la mascella, l’orecchio e una mano (l’altra sarà operata tra qualche giorno)”, ha dichiarato il signor Voce a Fanpage.it. I medici si sono detti ottimisti sulle sue condizioni e prevedono di iniziare a svegliarla gradualmente a partire da venerdì 27 dicembre per aiutarla a riprendere contatto con la realtà.
La relazione tra Martina e Mohit Kumar si era conclusa alcuni mesi fa, ma l’uomo non aveva accettato la decisione della ragazza. Il padre di Martina ha raccontato che erano già emersi segnali preoccupanti: “Sono successe cose particolari, non me le hanno dette, altrimenti l’avremmo denunciato”. Tuttavia, nulla lasciava presagire la brutalità dell’atto che sarebbe poi avvenuto.
Venerdì scorso, intorno a mezzogiorno, Martina Voce si trovava al lavoro presso “Smak aV Italia”, un negozio specializzato in prodotti italiani d’eccellenza situato all’interno del centro commerciale Vulkan. Improvvisamente, Mohit Kumar è entrato nel negozio armato di un coltello. L’aggressore ha sferrato un primo colpo alla gola della ragazza, ferendola gravemente dalla zona dell’orecchio fino alla carotide, con l’intento evidente di toglierle la vita. Non soddisfatto, ha continuato a colpirla con decine di coltellate al volto e sul resto del corpo mentre lei cercava disperatamente di difendersi.
Fortunatamente, i colleghi di Martina sono intervenuti tempestivamente per fermare l’aggressore. Uno di loro è riuscito a colpire Mohit Kumar, mettendolo fuori combattimento. L’intervento dei presenti è stato fondamentale per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Subito dopo, sono stati allertati i soccorsi e le autorità.
Anche Mohit Kumar è stato ricoverato in ospedale in coma indotto a causa delle ferite riportate durante l’intervento dei colleghi di Martina. Attualmente si trova sotto custodia delle autorità norvegesi ed è accusato di tentato omicidio. Non appena le sue condizioni lo permetteranno, verrà trasferito in carcere per affrontare il processo.
Nel frattempo, la famiglia di Martina Voce si è recata a Oslo per stare vicino alla ragazza in questo momento difficile. Il padre ha espresso fiducia nel lavoro dei medici e spera che la figlia possa superare questa terribile esperienza. “I medici sono stati molto positivi. Da venerdì 27 dicembre inizieranno a svegliarla pian piano per farle riprendere contatto con la realtà”, ha spiegato il signor Voce.
La vicenda ha scosso profondamente la comunità locale e quella italiana residente nella capitale norvegese. Molti si sono uniti alla famiglia di Martina nel chiedere giustizia per quanto accaduto. Il caso ha acceso nuovamente i riflettori sul tema della violenza contro le donne e sull’importanza di riconoscere i segnali di pericolo nelle relazioni interpersonali.
Martina Voce, descritta come una giovane determinata e appassionata del suo lavoro, aveva trovato una nuova vita a Oslo, dove lavorava come store manager presso il negozio “Smak aV Italia”. La sua dedizione e il suo entusiasmo erano apprezzati sia dai colleghi che dai clienti del negozio. Purtroppo, la violenza cieca dell’ex compagno ha interrotto bruscamente il suo percorso.
Le autorità norvegesi stanno conducendo un’indagine approfondita sull’accaduto per chiarire tutti i dettagli del caso e assicurare Mohit Kumar alla giustizia. La polizia ha confermato che l’uomo sarà interrogato non appena le sue condizioni mediche lo permetteranno.
Nel frattempo, la famiglia di Martina rimane al suo fianco, sperando in un pieno recupero della giovane. La comunità italiana a Oslo ha espresso solidarietà alla famiglia e si è mobilitata per offrire supporto in vari modi.
Questo tragico episodio sottolinea ancora una volta quanto sia importante affrontare con serietà il problema della violenza di genere e fornire alle vittime gli strumenti necessari per proteggersi. La storia di Martina Voce rappresenta un monito per tutti affinché simili tragedie possano essere prevenute in futuro.
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