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Come finisce Volami Via, finale e spiegazione del film di Rai 1: Marcus muore?



Volami via storia vera del film

Volami via storia vera ?  “Volami Via”, rilasciato nel 2021, emerge come un adattamento cinematografico ispirato al film tedesco “Conta su di me” del 2017. Diretto dal visionario Christophe Barratier, questo film si distingue per il suo approccio sensibile e riflessivo al tema complesso della malattia, esplorando con profondità e allo stesso tempo con una certa leggerezza, le sfide e le conquiste dei suoi protagonisti. Il regista attinge a fatti realmente accaduti per narrare la commovente storia di due personaggi in un viaggio alla ricerca di speranza e di un futuro luminoso, intessendo momenti di pura gioia con periodi di difficoltà, e tracciando il loro cammino di crescita personale. Ecco tutte le curiosità sul film.



Volami via storia vera, l’ispirazione di un libro

La trama del film si concentra sulla relazione tra due personaggi diametralmente opposti: Thomas Reinhard e Marcus. Thomas, interpretato con maestria da Victor Belmondo, è l’emblema del giovane disilluso. Viziato e senza direzione, trascorre i suoi giorni in un’esistenza superficiale, costantemente all’ombra di un padre di successo, Henri Reinhard. Questa sua vita, priva di autentici obiettivi, lo rende un personaggio con cui molti possono facilmente identificarsi, riflettendo sul vuoto esistenziale che talvolta caratterizza la società contemporanea.

Al contrario, Marcus, la cui interpretazione da parte di Yoan Eloundou è stata universalmente lodata per la sua autenticità e profondità, porta sullo schermo la storia di un ragazzo affrontato da sfide ben più gravi. Quasi tredicenne, Marcus lotta contro una gravissima condizione clinica che lo costringe a vivere in maniera precaria, simboleggiata dalla bombola di ossigeno da cui non può mai separarsi. La sua battaglia quotidiana contro la malattia e le frequenti degenze ospedaliere offrono uno spaccato di vita carico di emozioni e riflessioni.

Volami storia vera, il regista spiega le origini

“Volami Via” non nasce da una storia immaginaria, ma trova le sue radici in una vicenda realmente accaduta, precedentemente portata sullo schermo da Marc Rothemund nel film tedesco “Dieses bescheuerte Herz” del 2017. Questa pellicola si ispira al libro “Dieses bescheuerte Herz: Über den Mut zu träumen” di Lars Amend e Daniel Meyer, pubblicato nel 2013, che ha riscosso un notevole successo grazie alla sua capacità di ispirare e commuovere i lettori.

Il regista Christophe Barratier ha condiviso le sue riflessioni riguardo alla genesi dei personaggi e alla loro evoluzione narrativa. Barratier, noto per la sua capacità di trasformare storie profonde in film di grande impatto emotivo, ha evidenziato come la disabilità di Marcus non sia l’unica barriera esistenziale affrontata nel film. Anche Thomas, nonostante non abbia limitazioni fisiche, è intrappolato in una realtà dalla quale cerca di fuggire, incapace di trovare il suo posto nel mondo. La contrapposizione tra le loro sfide, così come il loro incontro e l’amicizia che ne scaturisce, diventa una metafora potente della ricerca di significato e appartenenza che accomuna ogni essere umano.

“Volami Via” si distingue non solo per la sua narrativa coinvolgente ma anche per la profondità con cui esplora tematiche di rilevanza universale. La pellicola invita gli spettatori a riflettere sulla vera essenza dell’amicizia, sulla forza interiore necessaria per affrontare le avversità della vita e sul potere salvifico delle relazioni umane. In questo viaggio emotivo, “Volami Via” offre una visione di speranza e di resilienza, dimostrando come, anche nei momenti più bui, possa emergere la luce.



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