Come finisce Viola bacia tutti: trama e spiegazione finale



Come finisce Viola bacia tutti. Tre amici partono per una vacanza in camper senza una meta precisa, ma l’incontro con una ragazza in fuga trasforma il loro viaggio in un’avventura imprevista.



Tre giovani amici sui trent’anni, Samuele, Max e Nicola, decidono di intraprendere un viaggio estivo a bordo di un camper. La loro avventura inizia senza una destinazione specifica: un giorno si trovano a Rimini sull’Adriatico e il giorno successivo a Viareggio sul Tirreno. Il loro piano è semplice: godersi il viaggio, scoprire nuovi luoghi e vivere nuove esperienze.

Mentre stanno per lasciare Roma, la loro avventura prende una piega inaspettata. Viola, una ragazza che ha appena rapinato una banca, si intrufola nel loro camper per sfuggire alla polizia. Si nasconde sul tetto del veicolo e rimane lì fino alla prima sosta, quando i ragazzi scendono dal camper. È in quel momento che Viola si fa vedere, minacciandoli con una pistola e prendendoli in ostaggio. I tre amici, inizialmente spaventati dalla situazione, decidono di non contraddirla di fronte all’arma.

Man mano che il viaggio prosegue lungo le strade poco trafficate tra Marche e Toscana, i ragazzi scoprono che Viola non è così pericolosa come sembra. Viola si dimostra impacciata e ben lontana dall’essere una criminale esperta. Inizia così una conversazione tra i quattro che porta Viola a rivelare il motivo della rapina: deve consegnare il bottino, composto da monete di inestimabile valore, a dei ricettatori. Nonostante qualche iniziale perplessità, i ragazzi, affascinati dalla bellezza di Viola, decidono di aiutarla e di accompagnarla nella sua missione.

L’avventura dei quattro protagonisti li porta a incontrare persone e luoghi che non avrebbero mai immaginato. Dopo aver contattato una certa Sibilla, arrivano al nord, in una fattoria gestita da uno strano personaggio di nome Giotto. Qui, la segretaria di Giotto, Amanda, dà loro istruzioni per recarsi in Svizzera per l’incontro conclusivo. Tuttavia, una volta arrivati, si accorgono che i maiali della fattoria hanno mangiato le monete. Delusi, tornano a Viareggio, dove i ragazzi riprendono il viaggio con il camper, ma Viola, a loro insaputa, è di nuovo nascosta sul tetto.

Scheda film

Regia, cast e produzione

Regia: Giovanni Veronesi
Attori principali:

  • Asia Argento – Viola
  • Massimo Ceccherini – Max
  • Valerio Mastandrea – Samuele
  • Rocco Papaleo – Nicola
  • Daria Nicolodi – Sibilla
  • Daniela Poggi – Amanda
  • Enzo Robutti – Giotto
  • Franco Califano – Il padre di Samuele
  • Massimo Salvianti – Lupo
  • Jonathan – Lo scagnozzo
  • Leonardo Pieraccioni – Il turista che cerca una spiaggia
  • Fabio Munari – Pupillo
  • Antonio Viespoli – Uomo al bar
  • Francesco Vetrano – Il maniaco della Ferrari
  • Valerie Dario – Ragazza nudista
  • Luca Di Girolamo – Benzinaio
  • Giuseppe Gandini – Il barista

Soggetto: Giovanni Veronesi, Rocco Papaleo
Sceneggiatura: Giovanni Veronesi, Rocco Papaleo
Fotografia: Fabio Cianchetti
Musiche: Pivio, Aldo De Scalzi
Montaggio: Cecilia Zanuso
Scenografia: Sonia Peng
Costumi: Carolina Olcese
Durata: 92 minuti
Colore: C
Genere: Commedia
Produzione: Vittorio e Rita Cecchi Gori per Cecchi Gori Group – Tiger Cinematografica, Mario Cotone per Pacific Pictures
Distribuzione: Cecchi Gori Distribuzione (1998) – Cecchi Gori Home Video.

Note di produzione

Il film ha ottenuto la revisione ministeriale nel dicembre 1997. Le riprese si sono svolte principalmente tra le strade poco trafficate delle Marche e della Toscana, sfruttando al massimo le location naturali per creare un’atmosfera autentica e coinvolgente.

Critica

Il film “Sulle tracce di Zoe” ha ricevuto recensioni miste dalla critica. Maurizio Porro del Corriere della Sera ha commentato: “Succede di tutto, in 95′ di racconto ‘amorale’: l’incontro con Pieraccioni in vacanza; la Nicolodi Sibilla (mamma vera di Asia, secondo la moda), c’è un demenziale inserto con la Goggi e Robutti. L’impressione è quella della festa goliardica in famiglia, nessun approfondimento dei personaggi e le uscite quasi sempre affidate alla pipì o a battutacce freudiano-sessuali come in una serie di sketch a ruota libera dove manca la fusione tra piano reale e fantastico. Né le storielle sentimentali superano il limite della barzelletta, per cui la commedia diverte talvolta per l’affiatamento e la bravura dei tre ‘sfigati’ comici, fra cui Valerio Mastandrea gioca da bello. Finale con Asia che guarda ‘in macchina’ e saluta il pubblico.”

Gian Luigi Rondi di Il Tempo ha invece scritto: “Non ho affatto apprezzato, nonostante il parere diverso di qualcuno, altri film di Veronesi come ‘Maramao’, ‘Silenzio si nasce’ e ‘Il barbiere di Rio’ e ho sempre deplorato quanto, riducendolo per il cinema, fosse stato frainteso e tradito quel romanzo finissimo di Pasquale Festa Campanile che era ‘Per amore solo per amore’, oggi, però, mi sembra che Veronesi abbia rinunciato anche ai livelli pur modesti di quei film, per scendere qualche scalino in più. Mi dispiace, come mi dispiace per i bravi interpreti coinvolti nell’impresa, a cominciare da Asia Argento, visibilmente a disagio e, a volte, anche un po’ imbarazzata. Nonostante il sangue a fiotti, meglio che torni in fretta agli ‘horror’ di papà Dario.”

Fabio Bo de Il Messaggero ha aggiunto: “Novità! Un on the road all’italiana che si dirige, all’americana, ‘coast to coast’, da est ad ovest, invece che da nord a sud (o viceversa) come d’abitudine. Al di là di questa minimale variazione sul genere, il film è lo stanco, esile ed esaurito esempio d’una coazione a ripetere del nostro cinema. (…) E se Giovanni Veronesi ossequia, non solo simbolicamente, Leonardo Pieraccioni (in un cameo, turista per caso) di cui è sceneggiatore, gli unici due attimi fuggenti del film sono a latere. Franco Califano in un ruolo trash e Daria Nicolodi, mamma di Asia, ricettatrice cieca col nome di Sibilla che, incontrando la figlia, le dice ‘Mi dicono che sei molto bella’. E Asia: ‘Mia madre è molto più bella’. Commovente.”

Conclusione

“Sulle tracce di Zoe” è un film che, nonostante le critiche, riesce a coinvolgere il pubblico grazie alla bravura degli attori e alla trama ricca di colpi di scena. La regia di Giovanni Veronesi e la sceneggiatura scritta insieme a Rocco Papaleo offrono un viaggio divertente e appassionante tra le strade italiane. La combinazione di commedia e thriller crea un’esperienza cinematografica unica che merita di essere vista.



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