L’acclamato film del 2018, Sobibor – La grande fuga, è noto per essere la toccante rappresentazione di un episodio veritiero durante l’Olocausto: l’unica rivolta e successiva evasione di massa da un campo di concentramento nazista. La trama culmina con la fuga di massa dei prigionieri dal campo di Sobibor, durante la quale molti riescono a sfuggire e a trovare rifugio nelle linee del fronte russe. Tuttavia, numerosi prigionieri perdono la vita sia durante la fuga, sia negli inseguimenti che seguono. La scena finale del film ritrae i sopravvissuti raggiungere le linee russe, dove vengono accolti come autentici eroi.
Curiosità: Konstantin Khabenskiy, attore popolare in Russia, ha diretto il film, scegliendo di rappresentare senza filtri la crudezza del campo di concentramento di Sobibor. Nonostante il genere drammatico, il film ha catturato l’attenzione del pubblico e della critica, portando alla luce una storia di coraggio e resistenza spesso dimenticata.
Con soli 64 visualizzazioni, l’articolo analizza la narrazione e il finale del film, sottolineando come la storia raccontata sia cruciale nel portare alla luce un episodio di resistenza significativo durante l’Olocausto.
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