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Finale Resurrection film su Rai 4: come finisce trama e recesione



“Resurrection”, proiettato stasera su Rai 4 e diretto da Russell Mulcahy, vede Christopher Lambert caccia di un assassino seriale dai piani macabri ispirati alle Sacre Scritture. Un mix di mistero e tensione che terrà gli spettatori incollati allo schermo.



Come finisce Resurrection 1999, trama e finale del film

Questa sera, la programmazione di Rai 4 arricchisce la sua offerta con “Resurrection”, un film del 1999 diretto da Russell Mulcahy. Christopher Lambert interpreta il ruolo chiave in questo thriller carico di suspense, che intreccia elementi di mistero e religione in una narrazione avvincente. Seguendo le orme di film con tematiche analoghe, come “Demonic”, anche “Resurrection” promette di mantenere alto l’interesse degli spettatori dall’inizio alla fine, grazie a un plot che esplora i lati più oscuri della fede e dell’umanità.

Resurrection trama completa film 1999

La città di Chicago è teatro di una serie di efferati omicidi che hanno in comune la macabra peculiarità di vedersi amputare parti del corpo delle vittime, sparite senza lasciare traccia. Gli enigmatici numeri romani incisi sui corpi delle vittime conducono l’agente John Prudhomme e il suo collega Hollinsworth in una corsa contro il tempo per fermare un assassino con un obiettivo apocalittico: ricostruire il corpo di Cristo in tempo per la Pasqua, mancando solamente tre settimane all’appuntamento con la Resurrezione.

Come finisce Resurrection film 1999

Nel climax del film, la squadra di Prudhomme riesce finalmente a mettere insieme i pezzi del puzzle, collegando l’assassino, noto come Demus, a crimini precedenti grazie alle impronte lasciate sulla scena di un omicidio. Rivelatosi essere un paziente di un istituto psichiatrico fino a un mese prima degli eventi narrati, Demus aspira a completare la sua opera infernale con l’acquisizione del cuore di un bambino, nato il giorno di Pasqua da una donna di nome Mary. Prudhomme, armato delle informazioni necessarie, si lancia in una disperata missione per sventare l’ultimo atto di questa tragica rievocazione.

Resurrection finale spiegazione del film 1999: chi è il killer ?

Il finale del film si dipana con l’ultimo pezzo mancante nel macabro mosaico di Demus: il cuore di un neonato da una certa Mary, nata a Pasqua. Nel tentativo di salvare il piccolo Moltz, figlio di Mary, Prudhomme e la sua squadra si lanciano in un’azione frenetica per prevenire l’ultimo sacrificio. Un confronto al cardiopalma culmina con Prudhomme che, dopo un inseguimento mozzafiato, riesce a salvare il bambino e a mettere fine alla follia di Demus con un colpo di pistola che lo vede precipitare dal tetto, ponendo fine alla sua serie di delitti sacrilegi.

Attraverso questi tre capitoli, “Resurrection” esplora non solo la tensione tipica del thriller, ma si avventura anche in riflessioni sul significato della fede, del sacrificio e della redenzione, impreziosite dalla performance intensa di Christopher Lambert e di un cast di supporto altrettanto coinvolgente.

Lo conosciamo tutti come l’originale Highlander e come Rayden nel primo film di Mortal Kombat, ma Christopher Lambert è nel mondo del cinema da un po’ di tempo e ha realizzato un numero piuttosto impressionante di film (anche se la qualità di molti di essi non è altrettanto impressionante). Anche se molti dei suoi film lasciano a desiderare, ne ha realizzati alcuni classici e porta sempre una solida “performance alla Lambert” e ogni tanto ne offre una che la supera persino. Resurrection è uno di quei casi.

Il film in sé è effettivamente molto buono ed è un peccato che non abbia avuto una grande distribuzione nei cinema, ma sfortunatamente Lambert non riesce più ad attrarre il pubblico (anche se è un pilastro nel mercato direct-to-video). Il film è una storia di detective cupa (quindi NIENTE SPADONI, ragazzi) nello stile di SEVEN e riunisce Lambert con il suo regista di Highlander, Russell Mulcahy. Ciò che è interessante qui è che il film è co-scritto e concepito da Lambert, cosa che penso sia una novità per lui (anche se non ne sono sicuro). Ciò che rende significativo è che Lambert ha l’opportunità di esplorare un po’ e interpretare un personaggio con un po’ più di profondità. Cosa che sono sicuro desiderasse fare sin da GREYSTOKE. Un altro aspetto interessante del film è che vede il genio/regista David Cronenberg recitare in una piccola parte come sacerdote (Ecco cosa sto aspettando, il team Cronenberg/Lambert, Regista/Attore).

Il film è ben girato e recitato. È suspense e persino un po’ più stimolante dal punto di vista del pensiero rispetto al suspense/mistero medio. Ha un colpo di scena che credo funzioni abbastanza bene.

In altre parole, il film è buono. Guardatelo se potete.



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