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Come finisce Perdiamoci di vista: trama, cast e finale del film



Un’analisi del film “Perdiamoci di vista”, una commedia amara di Carlo Verdone che esplora l’amore e la disabilità, offrendo una riflessione sulla società contemporanea.

“Perdiamoci di vista” è una commedia del 1994, diretta da Carlo Verdone, che si concentra sulle difficoltà legate alla disabilità. La storia ruota attorno a Gepy Fuxas, interpretato dallo stesso Verdone, un conduttore televisivo di successo che lavora per il popolare programma “Terrazza Italiana”. Il talk show è caratterizzato da una natura di qualunquismo e cinismo, trattando le persone come meri oggetti di intrattenimento.



La trama inizia quando Gepy incontra Arianna Zorzi, interpretata da Asia Argento, una giovane donna con paraplegia. Durante un’intervista, Gepy, invece di focalizzarsi sulle problematiche legate alla disabilità, decide di indirizzare la conversazione verso il gossip, scatenando una reazione negativa sia nell’ospite sia nel pubblico. Questo suo comportamento gli costa il lavoro, mettendo in crisi la sua immagine pubblica.

Dopo il licenziamento, Gepy e Arianna si rincontrano in diverse occasioni, e, nonostante le differenze di vita, tra loro si sviluppa un legame profondo. Gepy decide di accettare un nuovo lavoro presso una piccola emittente locale, Televerità, dove conduce un programma dal titolo “Galline da combattimento”. Tuttavia, ciò che inizialmente sembra un’avventura si trasforma in una profonda riflessione sulla sua esistenza.

Con il tempo, Gepy decide di portare Arianna a Praga per incontrare un medico che potrebbe aiutarla a recuperare l’uso delle gambe. Durante questo viaggio si arriva a un momento cruciale: Arianna capisce che Gepy non accetta completamente la sua disabilità, portandola a riflettere su cosa significhi realmente l’amore e l’accettazione. La loro storia si snoda tra incontri e separazioni, fino a culminare in eventi che non solo metteranno alla prova il loro legame, ma anche le loro convinzioni personali.

Perdiamoci di vista: Cast

Il cast di “Perdiamoci di vista” è composto da attori di talento che contribuiscono a rendere il film memorabile. Oltre a Carlo Verdone e Asia Argento, troviamo attori come:

  • Aldo Maccione nel ruolo di Giampiero Antonazzi
  • Anita Bartolucci come madre di Arianna
  • Edmondo Tieghi nei panni del padre di Arianna
  • Mariangela Giordano in un ruolo secondario significativo

Questi attori, insieme a numerosi altri, danno vita a un racconto ricco di emozioni e spunti di riflessione. La loro interpretazione riesce a trasmettere l’essenza dei personaggi in modo autentico, rendendo perdiamoci di vista un film che affronta il tema della disabilità con leggerezza ma anche con profondità.

Perdiamoci di vista: Spiegazione finale

La spiegazione finale del film offre un’importante chiave di lettura. Alla fine, dopo aver affrontato varie sfide in Praga, Arianna si rende conto che la sua disabilità è una parte fondamentale della sua identità e che Gepy, pur amandola, non riesce ad accettarla completamente. Questo conflitto culmina in una scena intensa e carica di emozioni: quando Arianna si incaglia con la sua carrozzina in un tombino, Gepy la salva, ma non prima di aver realizzato il significato del loro legame.

Il salvataggio avviene mentre il tram si avvicina, un momento carico di tensione. Questo momento di crisi non è solo fisico ma anche emotivo, rappresentando il compimento di un viaggio di crescita interiore per entrambi i personaggi. Il bacio finale simboleggia la vulnerabilità e l’accettazione di Arianna, nonché la consapevolezza di Gepy, che, pur cercando di affrontare le sue paure, deve accettare che la vita non si definisce solo per il successo o l’immagine pubblica.

In sintesi, “Perdiamoci di vista” non è solo una commedia amara: è un invito a riflettere sulla disabilità e sull’importanza di costruire relazioni autentiche basate sulla comprensione e l’accettazione. Il film di Carlo Verdone rimane un’opera attuale che continua a toccare le corde più profonde della società contemporanea.

In questo articolo, abbiamo esplorato “Perdiamoci di vista” sotto diverse angolazioni, ponendo l’accento su temi rilevanti e stimolanti, permettendo così ai lettori di comprendere più a fondo il significato di questo importante film. Con il suo mix di ironia, dramma e critica sociale, il film di Verdone continua a rimanere un’opera significativa nel panorama del cinema italiano.



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