Poche cose nella vita sono davvero democratiche. Prime fra tutte: la nascita, la malattia e la morte. Giovani e vecchi, poveri o ricchi, siamo tutti uguali davanti a questi misteri dell’umanità. È su questa verità che si sviluppa la trama del film del 2007 “Non è mai troppo tardi”, diretto da Rob Reiner e interpretato da due mostri sacri del cinema: Jack Nicholson e Morgan Freeman. Scopriamo la trama e il significato della pellicola.
“Non è mai troppo tardi”: la trama
I protagonisti del film sono due uomini di mezza età completamente diversi tra loro: lo squattrinato meccanico Carter Chambers – interpretato da Morgan Freeman – e il burbero e ricchissimo imprenditore Edward Barryman Cole, proprietario di numerose strutture ospedaliere – di cui veste i panni Jack Nicholson. I due si conoscono in una camera di ospedale, in cui vengono entrambi ricoverati a causa del cancro di cui non sono ancora a conoscenza. Dopo un’iniziale diffidenza, sarà la condivisione dell’esperienza della malattia a sancire la loro amicizia.
Scopertisi terminali, infatti, i due stilano una “bucket list” (tradotta letteralmente come “lista del capolinea”), ossia una lista di cose da fare prima di morire: più filosofica la versione iniziale di Carter, più ambiziosa quella di Edward. Quest’ultimo esorta dunque l’amico a rivedere la sua lista, trasformandola in avventurosa e divertente, e a completarla insieme. La lista inizialmente sembra rispondere esclusivamente a un puro desiderio di sfuggire alla morte sentendosi pienamente vivi: dal lancio col paracadute alla gara di auto. Ma col passare dei giorni e approfondendo la reciproca conoscenza, il viaggio intrapreso insieme dà modo ai due amici di confessare l’un l’altro sentimenti e paure.
Il film ci porta attraverso una serie di avventure spettacolari, che includono la visita alle piramidi d’Egitto, una corsa in moto lungo la Grande Muraglia cinese e persino un safari in Africa. Ogni esperienza è un tassello che costruisce una nuova consapevolezza della vita per entrambi. Questi momenti di scoperta e divertimento sono intramezzati da scene più intime e riflessive, in cui i due protagonisti esplorano il significato della vita, della morte e delle relazioni umane. La forza del film sta nella sua capacità di bilanciare il tono leggero con tematiche profonde, offrendo una riflessione su cosa significhi veramente vivere appieno.
Il significato del film
“Non è mai troppo tardi” è molto più di un semplice film che parla di una malattia: è un vero e proprio inno alla vita, all’amore e all’amicizia. Freeman e Nicholson ci regalano due personaggi che strappano ben più di una risata, senza indugiare troppo sulla commozione e concedendosi appena qualche tocco di buonismo. Un inno alla vita fino all’ultimo istante, mostrandoci al contempo quanto spesso non riusciamo a godere appieno delle piccole gioie che la vita ci regala. Due uomini che decidono di reagire positivamente alla malattia, godendosi senza rimpianti tutto il tempo che rimane loro.
La lista di cose da fare prima di morire, infatti, include anche cose che avrebbero sempre desiderato fare, ma che non hanno mai avuto il coraggio o il tempo di realizzare… Perché non è mai troppo tardi! La pellicola invita il pubblico a riflettere sul valore del tempo e sull’importanza di non rimandare i propri sogni e desideri. È un promemoria che, indipendentemente dalle circostanze, ogni giorno può essere l’occasione per vivere qualcosa di straordinario.
Inoltre, il film mette in luce la bellezza dell’amicizia e di come, anche nelle situazioni più difficili, una connessione autentica con un’altra persona possa portare conforto e gioia. L’amicizia tra Carter e Edward diventa il cuore pulsante del film, dimostrando che le relazioni umane sono uno degli aspetti più preziosi della vita.
“Non è mai troppo tardi” ci lascia con un messaggio potente: la vita è breve e imprevedibile, ma è proprio questa sua natura a renderla così preziosa. Ogni momento è un’opportunità, e anche quando sembra che il tempo stia per scadere, c’è sempre spazio per un’ultima grande avventura.
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