Come finisce Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore: trama e spiegazione finale



Una celebrazione della ricerca dell’amore e del senso di appartenenza, dove Wes Anderson intreccia tematiche familiari e individuali attraverso uno stile inconfondibile e una narrazione stratificata.



Un’Introduzione Poetica

Moonrise Kingdom” si apre con una dichiarazione di intenti, un preludio che ci introduce al settimo lungometraggio di Wes Anderson. La variazione sul tema, ispirata alla “Variazione e fuga su un tema di Henry Purcell” di Benjamin Britten, ci prepara a un viaggio visivo e narrativo. Anderson sembra riconoscere e giocare con le critiche sul suo stile consolidato, presentando la famiglia Bishop con carrellate parallele e ortogonali che richiamano film precedenti come “I Tenenbaum” e “Le avventure acquatiche di Steve Zissou”.

La Narrazione Musicale

La sceneggiatura di “Moonrise Kingdom” segue una struttura musicale simile a quella di Britten, facendo dialogare i personaggi attraverso tematiche ricorrenti come la ricerca dell’amore, il senso di appartenenza e l’incomprensione nei rapporti umani. Questa narrazione ci porta nel campo estivo degli scout Khaki, dove il dodicenne Sam fugge, lasciando una lettera di dimissioni. Parallelamente, nella vicina New Penzence, Suzy Bishop pianifica la sua fuga da una famiglia che non la comprende.

Un Incontro Casuale

Un flashback rivela l’incontro casuale tra Sam e Suzy un anno prima durante una rappresentazione parrocchiale. Da quel momento, i due si legano profondamente, uniti dalla sensazione comune di essere incompresi e disubbidienti. Sam, un orfano considerato mentalmente instabile, e Suzy, la figlia problematica di una famiglia borghese, trovano l’uno nell’altra un rifugio dal mondo che li circonda.

Ironia e Dramma

Wes Anderson utilizza la sua tipica ironia surreale per narrare eventi drammatici, come la morte del cane di Sam, l’approccio sessuale tra i due protagonisti sulla spiaggia e il ferimento di un ex-compagno di Sam. Le panoramiche a 360° nei boschi del New England e le transizioni ellittiche accentuano la minaccia naturale incombente, culminando in un uragano che rappresenta una sfida per i giovani protagonisti.

Un Mondo Magico e Fiabesco

Anderson crea un mondo magico in cui Suzy, armata del suo binocolo e dei suoi romanzi, spera di vivere avventure straordinarie. La baia chiamata “Moonrise Kingdom” diventa il luogo simbolico dove Sam e Suzy realizzano il loro sogno di un amore puro e primigenio. Questo universo è popolato da personaggi indimenticabili come i genitori avvocati di Suzy, interpretati da Bill Murray e Frances McDormand, e il poliziotto triste, Bruce Willis.

Un Cast Eccezionale

Intorno ai giovani protagonisti Jared Gilman e Kara Hayward, si muovono figure straordinarie come Edward Norton, un appassionato maestro scout, e Harvey Keitel, il capo-scout venerato. Le partecipazioni di Tilda Swinton, Jason Schwartzman e altri completano un cast che arricchisce il microcosmo familiare e sociale delineato da Anderson.

Colonna Sonora e Maturità Artistica

La colonna sonora, che spazia dalle arie di Benjamin Britten alle composizioni di Alexandre Desplat, contribuisce a creare l’atmosfera unica del film. La danza in riva all’oceano sulle note di “Le temps de l’amour” di Françoise Hardy è uno dei momenti più romantici e memorabili.

“Moonrise Kingdom” rappresenta un ulteriore passo avanti nella maturità artistica di Wes Anderson. Il film non solo conferma il suo stile distintivo ma esplora con profondità e delicatezza temi universali come l’amore e la crescita. Con una narrazione intricata e visivamente affascinante, Anderson continua a affermarsi come uno dei registi più originali e influenti del cinema contemporaneo.



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