Come finisce L’uomo che non c’era: trama e finale



In una tranquilla cittadina degli anni ’40, Ed Crane (interpretato da Billy Bob Thornton) ci guida attraverso la sua esistenza di barbiere non loquace e insoddisfatto. Lavorando in un salone di proprietà del suo cognato, Frank, Ed conduce una vita monotona, caratterizzata dalla noiosa routine del taglio dei capelli e dall’ombra di un matrimonio in crisi con Doris, sua moglie.



La vita di Crane prende una svolta inaspettata quando scopre l’infedeltà di Doris con “Big Dave”, direttore di un grande magazzino e vecchio amico della coppia. Nonostante le evidenze, Ed decide di non affrontare la situazione, scegliendo una finta indifferenza per mantenere una facciata di normalità.

Il vero cambiamento arriva con l’arrivo di Craighton Tolliver, un affascinante imbroglione che propone a Ed un’opportunità di investimento in una nuova tecnologia di lavaggio a secco. Sebbene riconosca i rischi di un’affare potenzialmente truffaldino, la tentazione di sfuggire alla sua esistenza attuale spinge Ed a partecipare, avviando una serie di eventi che altereranno irrevocabilmente il corso della sua vita.

Per finanziare l’investimento, Ed ricorre al ricatto nei confronti di “Big Dave”, minacciando di esporre la sua relazione extraconiugale. Questa mossa mette in moto una catena di eventi tragici che culmina con l’omicidio di Dave, un omicidio che Ed compie in un momento di disperazione e autodifesa.

La situazione si complica ulteriormente quando Doris viene accusata dell’omicidio di Dave. In un tentativo disperato di salvarla, Frank ipoteca il suo salone. Tuttavia, la tragica morte di Doris in carcere lascia Ed ancora più isolato.

Parallelamente alla sua discesa nel crimine, Ed si avvicina a Birdy, una giovane pianista di cui sopravvaluta il talento. La loro relazione, platonica ma intensa, offre a Ed un’illusione di redenzione e speranza, che si sgretola quando un viaggio a San Francisco rivela la realtà del limitato talento di Birdy.

Il finale del film si tinge di noir puro quando Ed, dopo essere stato coinvolto in ulteriori tragedie, si trova di fronte alla possibilità di una condanna a morte. La sua accettazione della sedia elettrica riflette la sua rassegnazione di fronte a una vita che considera fallita e priva di significato.

Il personaggio di Ed Crane, con la sua profonda complessità e la tragica traiettoria di vita, emerge come un’icona del cinema noir, portando gli spettatori in un viaggio attraverso le ombre della natura umana e le irrevocabili conseguenze delle scelte fatte in momenti di disperazione.



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