Come finisce La ragazza con il braccialetto: è una storia vera? Spiegazione finale



“La ragazza con il braccialetto” è un film belga del 2020 diretto da Stéphane Demoustier, che racconta la storia di Lise, una diciottenne accusata di aver ucciso la sua migliore amica Flora due anni prima. Il film segue il processo a carico di Lise, che si trova in libertà vigilata con un braccialetto elettronico alla caviglia, mentre i suoi genitori, Bruno e Céline, si trovano a dover affrontare le conseguenze di questa tragedia.



Il processo e i segreti di Lise

Durante il processo, emergono dettagli sulla vita segreta di Lise, mettendo in discussione la sua innocenza. Nonostante le proteste di innocenza di Lise, il film lascia spazio a varie ipotesi sulla sua colpevolezza o meno. Alcuni spettatori hanno notato somiglianze con il caso di Amanda Knox, la studentessa americana accusata dell’omicidio della sua coinquilina in Italia nel 2007.

Il finale ambiguo e le ipotesi sulla colpevolezza

Il finale de “La ragazza con il braccialetto” lascia il dubbio sulla colpevolezza di Lise. Mentre esce dal tribunale, la protagonista sostituisce il suo braccialetto di sorveglianza con una collana d’oro, gesto che potrebbe essere interpretato come una punizione per un senso di colpa. Tuttavia, il film non fornisce una risposta definitiva, lasciando spazio a varie ipotesi: Lise potrebbe essere effettivamente colpevole, ma potrebbe anche essere innocente.

Alcuni spettatori hanno ipotizzato che il vero colpevole potrebbe essere il fratello minore di Lise, o Imo, un ragazzo presente in un video condiviso da Flora su Facebook.”La ragazza con il braccialetto” è un film che mette in scena un processo controverso, sollevando domande sulla giustizia e sulla natura della colpevolezza. La trama, ispirata a un film argentino, Acusada, di Gonzalo Tobal, esplora i temi della famiglia, dei segreti e della verità, lasciando allo spettatore il compito di trarre le proprie conclusioni sulla colpevolezza di Lise.Il film di Stéphane Demoustier è un esempio di come il cinema possa essere utilizzato per esplorare questioni complesse e ambigue, senza fornire risposte definitive.

L’ambiguità del finale e la mancanza di una risoluzione chiara lasciano allo spettatore la libertà di interpretare gli eventi secondo la propria prospettiva, stimolando una riflessione più profonda sulla natura della giustizia e sulla complessità delle relazioni umane.”La ragazza con il braccialetto” è un film che merita di essere visto e discusso, in quanto offre uno spunto di riflessione su temi universali come la colpevolezza, la famiglia e la verità. La sua capacità di lasciare il dubbio nello spettatore è una delle sue caratteristiche più affascinanti, dimostrando come il cinema possa essere uno strumento potente per esplorare le sfumature della condizione umana.



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