Come finisce Il commissario Montalbano, Il sorriso di Angelica: spiegazione finale



Nella tranquilla notte, la casa a mare e il villino dei coniugi Carlo e Caterina Peritore diventano teatro di un furto astuto e audace. Montalbano si trova di fronte a un caso intrigante quando scopre che le vittime sono state addormentate con del gas, permettendo ai ladri di compiere il colpo indisturbati. Analizzando il modus operandi, il commissario intuisce una connessione con un furto simile subito dai coniugi Lojacono.



La chiave per risolvere il mistero sembra risiedere nelle abitudini delle vittime. Montalbano sospetta che i ladri debbano conoscere bene le loro vittime e individua una cerchia ristretta di amici che potrebbero essere potenziali bersagli. La situazione si complica quando il capo della banda lancia una sfida al commissario attraverso una lettera anonima, annunciando ulteriori colpi.

Il furto successivo coinvolge Angelica Cosulich, dirigente di una banca locale. Montalbano, in un momento di crisi con la sua compagna Livia, si ritrova ad affrontare un dilemma interiore quando Angelica riaccende antiche infatuazioni giovanili. La tensione aumenta quando la lista di potenziali vittime si restringe, e un cadavere viene rinvenuto.

Le indagini rivelano che il mandante dei furti, Pierrera, è stato trovato morto suicida, collegando il suo decesso agli altri eventi. Emergono intricati legami familiari quando si scopre che i genitori di Angelica erano stati vittime di un ricatto da parte di Pierrera. Angelica e il cugino, con la complicità di altri, hanno orchestrato i furti per sottrargli documenti compromettenti.

La storia si complica ulteriormente quando Angelica, pentita delle sue azioni, rischia la vita. Montalbano, sempre abile nel risolvere i casi più intricati, dovrà affrontare non solo un crimine elaborato ma anche il suo turbamento personale di fronte agli intricati intrecci amorosi e familiari.



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