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“Colpito a calci da un paziente, mai successo in 33 anni di carriera”: la testimonianza del medico aggredito a Lecce



“Dopo 33 anni di carriera, un episodio del genere non mi era mai capitato” – l’urologo aggredito racconta la violenza subita in ospedale e le sue conseguenze.



Un episodio di violenza nei confronti di un medico si è verificato all’ospedale Francesco Ferrari di Casarano, in provincia di Lecce. L’urologo, vittima di un’aggressione da parte di un paziente di 70 anni, ha subito insulti e calci durante un esame di routine. Questo evento è solo l’ultimo di una serie preoccupante di attacchi al personale medico che si stanno registrando negli ospedali italiani.

La sanguinosa aggressione è avvenuta il 10 settembre, e si inserisce in un contesto in cui, nelle ultime 48 ore, si sono registrati episodi simili in diverse città, tra cui Torino, Napoli e appunto Lecce. A seguito della violenza, il medico è stato portato al pronto soccorso, dove le visita hanno rivelato contusioni all’addome e all’inguine, portandolo a ricevere una prognosi di quindici giorni.

La descrizione dell’aggressione è stata dettagliata dallo stesso medico, che ha deciso di mantenere l’anonimato. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il paziente si era recato in ospedale per una cistoscopia. Nonostante il medico avesse subito notato che il paziente provava dolore, il suo tentativo di spiegare la situazione ha scatenato l’ira del 70enne. “Appena ho iniziato l’esame, lui ha cominciato a insultarmi”, racconta il professionista. Gli insulti erano pesanti e gratuiti: “Sei un c…”, “Sei un fallito” e altre offese sono state lanciate contro di lui.

Con l’escalation della situazione, l’urologo ha informato la moglie del paziente, che attendeva fuori. Mentre il medico tentava di calmare gli animi, il paziente ha reagito con un colpo violento, colpendo l’urologo all’addome e all’inguine con un calcio. La reazione immediata dell’urologo è stata quella di presentare una denuncia ai carabinieri, che ha portato all’identificazione e alla denuncia dell’aggressore da parte delle forze dell’ordine.

Le reazioni all’episodio non si sono fatte attendere. Il direttore generale dell’Asl di Lecce, Stefano Rossi, ha definito l’episodio un chiaro segnale di un disagio diffuso nella società, frutto di frustrazione e insofferenza. La Cisl Medici Lecce ha espresso la sua solidarietà verso il personale sanitario, sottolineando che le aggressioni all’interno degli ospedali sono diventate un’emergenza e che le istituzioni devono intervenire sollecitamente.

In risposta a questi eventi, il clima di tensione ha spinto i sindacati dei medici a organizzare una manifestazione a Foggia, il 16 settembre. L’ora di sciopero annunciata da Cimo, Fesmed e Anaao Assomed mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a spingere per cambiamenti concreti nella tutela del personale sanitario, sempre più esposto a situazioni critiche e di rischio. A tutti gli effetti, questo episodio mette ancora una volta in luce la grave e crescente preoccupazione riguardo alla sicurezza degli operatori della salute in un contesto di crescente violenza negli ospedali.



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