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Chloe morta a 13 anni di sepsi. La madre: “Per i medici fingeva”



La tredicenne Chloe Longster è deceduta per sepsi dopo 18 ore di ricovero al Kettering General Hospital. L’inchiesta rivela gravi negligenze nell’assistenza medica e nella diagnosi della sua condizione.Il 28 novembre 2022, Chloe Longster si è presentata al pronto soccorso del Kettering General Hospital, nel Northamptonshire, lamentando un forte dolore alle costole e sintomi simil-influenzali. Nonostante il rapido peggioramento delle sue condizioni, il personale medico ha sottovalutato la gravità della situazione, con conseguenze fatali.



Ritardi e negligenze nell’assistenza a Chloe Longster

Durante le 18 ore di ricovero, Chloe ha sofferto dolori lancinanti, descritti dalla madre come “insopportabili”. Louise Longster, la madre della giovane, ha riferito all’inchiesta che le richieste di aiuto della figlia sono state ripetutamente ignorate o minimizzate dal personale ospedaliero.

Chloe chiedeva di essere addormentata perché il dolore era insopportabile”, ha testimoniato Louise Longster“È straziante vedere tuo figlio in così tanto dolore.”La signora Longster ha anche rivelato un dettaglio agghiacciante: “Chloe mi ha chiesto nel reparto Skylark se sarebbe morta. È terrificante che la tredicenne fosse quella che aveva ragione. È devastante.”L’inchiesta ha evidenziato come i segnali di sepsi non siano stati riconosciuti tempestivamente, nonostante fossero presenti fin dalle prime ore del ricovero. Il dottor Marwan Gamaleldin, consulente del pronto soccorso che ha visitato Chloe più volte, ha dichiarato di non aver sospettato la sepsi durante le sue osservazioni.

Le lacune nel sistema e le possibili conseguenze legali

L’assistente coroner Sophie Lomas ha concluso che la morte di Chloe è stata causata da negligenza, citando “ripetute occasioni mancate per riconoscere e rispondere al suo deterioramento”. Questa conclusione potrebbe avere serie implicazioni legali per l’ospedale.

La Care Quality Commission (CQC), l’ente regolatore della sanità in Inghilterra, ha annunciato di star valutando la possibilità di avviare un procedimento penale in relazione alla morte di Chloe. Un portavoce della CQC ha dichiarato: “Stiamo attualmente conducendo indagini per stabilire se vi sia un ragionevole sospetto che sia stato commesso un reato.

L’inchiesta ha anche rivelato che l’ospedale non ha informato la CQC del decesso di Chloe per almeno tre settimane, nonostante l’ente regolatore avesse effettuato un’ispezione non annunciata una settimana dopo l’incidente.La dottoressa Julie Hogg, capo infermiera del gruppo University Hospitals of Northamptonshire NHS, ha espresso le condoglianze dell’ospedale: “Offriamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di Chloe per la loro tragica perdita. Ci scusiamo per eventuali mancanze nelle cure che abbiamo fornito e attendiamo la conclusione del coroner.

Il caso di Chloe Longster solleva importanti questioni sulla qualità dell’assistenza pediatrica nel Regno Unito e sulla necessità di migliorare i protocolli per il riconoscimento e il trattamento della sepsi. La tragica morte di questa giovane ragazza potrebbe portare a significativi cambiamenti nelle procedure ospedaliere e nella formazione del personale medico.L’inchiesta in corso e le possibili azioni legali da parte della CQC potrebbero avere ripercussioni di vasta portata sul sistema sanitario britannico, spingendo verso una maggiore responsabilizzazione e un miglioramento degli standard di cura, soprattutto nei reparti pediatrici.



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