Un tragico incidente sul lavoro si è verificato nelle prime ore del 18 dicembre al porto di Genova, precisamente al terminal di Prà, dove ha perso la vita Giovanni Battista Macciò, un autista di 52 anni originario del Levante genovese. L’uomo è deceduto sul colpo dopo essere stato travolto da una ralla mentre controllava i sigilli di un container. Nell’incidente è rimasto ferito anche un collega, sbalzato fuori dalla cabina del mezzo coinvolto.
Stando alle prime ricostruzioni, Macciò si era fermato per verificare il carico quando il veicolo che lo ha investito avrebbe effettuato una manovra di inversione. Sul caso è stata aperta un’indagine per omicidio colposo dal pm di turno, che ha disposto il sequestro dell’area, del mezzo e del telefono del conducente per chiarire le dinamiche dell’accaduto.
La notizia della scomparsa di Giovanni Battista Macciò ha profondamente colpito la comunità di Missano, una frazione di Castiglione Chiavarese, dove l’uomo viveva insieme alla moglie Roberta e al figlio Lorenzo, di 20 anni. La famiglia si era stabilita in via Abbazia, e il sindaco del paese, Giovanni Collorado, ha espresso il suo cordoglio dichiarando: “È una autentica tragedia. Giovanni è sempre stato un grande lavoratore e una persona pronta ad aiutare gli altri.”
Macciò, dipendente della Compagnia Unica (Culmv), era anche membro attivo del Comitato Parenti Vittime del Ponte Morandi, un gruppo formato dai familiari delle persone decedute nel crollo del viadotto avvenuto il 14 agosto 2018. Il Comitato, attraverso un post su Facebook, ha ricordato l’operaio con parole commosse: “Oggi è un giorno di lutto per tutta la città, per tutto il paese, di grande lutto per il nostro Comitato. Uno di noi ha perso la vita stanotte durante il suo lavoro. Giovanni era una persona buona, una grande persona, un uomo che con la sua famiglia è stato vicino in modo particolare alle nostre famiglie fin dal 14 agosto 2018.”
Il tragico evento ha scosso profondamente anche i colleghi e i lavoratori del porto. In segno di lutto e protesta, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero immediato di 24 ore delle attività sulle banchine. L’intero terminal è stato chiuso per rendere omaggio alla memoria dell’operaio scomparso. In una nota ufficiale, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha espresso il proprio cordoglio: “Con profondo dolore apprendiamo la notizia dell’incidente mortale avvenuto questa notte al terminal Psa di Prà, che ha causato la tragica perdita di un operaio della Culmv e il grave ferimento di un altro lavoratore. Al secondo lavoratore coinvolto nel sinistro e rimasto ferito giunga l’augurio di una pronta guarigione.”
Il caso ha sollevato nuovamente l’attenzione sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nei porti italiani, dove incidenti simili si sono verificati in passato. Il terminal Psa di Prà è uno dei principali poli logistici del Paese e vede ogni giorno un’intensa attività di movimentazione merci. Tuttavia, episodi come questo evidenziano la necessità di rafforzare le misure preventive per garantire l’incolumità dei lavoratori.
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