Rosario Ventura, 44 anni, capotreno di Trenitalia e originario del Sannio, è stato aggredito e accoltellato mentre era in servizio sul treno regionale 12042 da Genova Brignole a Busalla. Ventura, che vive a Bergamo, è stato attaccato da un giovane di origine egiziana dopo aver chiesto il biglietto al ragazzo e alla sua accompagnatrice minorenne. L’episodio, avvenuto alla stazione di Rivarolo, ha suscitato sgomento e acceso il dibattito sulle condizioni di sicurezza del personale ferroviario.
L’aggressione e il tentativo di fuga
L’aggressione è iniziata quando Ventura ha chiesto il biglietto ai due giovani, che hanno risposto in modo arrogante rifiutando di pagare la corsa di 1,60 euro. In particolare, la ragazza avrebbe replicato di poter viaggiare senza biglietto, affermando: “Noi non paghiamo il biglietto, arriviamo tranquillamente a destinazione.” Nonostante i ripetuti inviti del capotreno a pagare o a scendere dal convoglio, la tensione è esplosa: la ragazza lo ha aggredito con calci e pugni, mentre il giovane ha tirato fuori un coltello colpendo Ventura quattro volte.
Dopo l’aggressione, i due sono fuggiti, lasciando il capotreno a terra ferito e sanguinante. Alcuni passeggeri hanno chiamato i soccorsi, mentre un altro ha scattato una foto della scena, poi diffusa sui social.
Le ferite di Ventura e il racconto dell’incidente
Ventura ha raccontato di non essersi subito reso conto della gravità delle ferite: “All’inizio non mi ero accorto di essere stato colpito, pensavo che la giacca avesse attutito i colpi.” Solo dopo aver visto il sangue che scorreva dalla manica ha capito la gravità della situazione e si è accasciato a terra in attesa dell’ambulanza.
Durante un’intervista al programma “4 di Sera” con Paolo Del Debbio, Ventura ha parlato delle sue condizioni e del soccorso ricevuto dai passeggeri. “Ho 18 punti, 7 nella scapola e 11 nel braccio,” ha spiegato al telefono, aggiungendo che, subito dopo l’aggressione, aveva comunicato la sua posizione solo ai responsabili per ricevere assistenza medica.
L’arresto dell’aggressore e la denuncia
Dopo l’attacco, le forze dell’ordine si sono mobilitate rapidamente, riuscendo a identificare e arrestare il responsabile, Alshahhat Fares Kamel Salem, 21 anni, egiziano regolarmente residente in Italia, con precedenti per lesioni personali e detenzione di stupefacenti. La ragazza, di 16 anni, figlia di madre italiana e padre egiziano, è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale.
Le parole di Rosario Ventura e il sostegno della moglie Daniela
Nonostante la violenza subita, Ventura ha assicurato di voler tornare al lavoro appena guarito. La moglie Daniela ha espresso gratitudine verso tutti coloro che hanno mostrato solidarietà alla famiglia, condividendo su Facebook la sua preoccupazione per la sicurezza del marito: “Quando mio marito esce di casa per andare al lavoro, io ho paura. Lui ogni giorno ringrazia per quel posto economicamente sicuro, si sveglia alle 3 di notte senza un lamento.”
Daniela ha descritto il marito come una persona diligente, che nonostante la stanchezza trova sempre soddisfazione nel suo lavoro, un impiego che considera stabile ma anche pericoloso. “Mio marito è davvero ligio al dovere, un lavoro bello il suo, economicamente sicuro, ma violato e deturpato dalla violenza che ci circonda,” ha scritto, aggiungendo il desiderio che episodi di violenza simili possano finire: “Deve finire tutto ciò, non so come, ma vorrei aspettare mio marito rientrare a casa senza più batticuore.”
La sicurezza del personale ferroviario: un problema crescente
Il caso di Ventura si inserisce in un quadro preoccupante per il personale ferroviario in Italia. I sindacati hanno denunciato un aumento delle aggressioni sui treni, con una media di più di un’aggressione al giorno. I lavoratori, spesso soli nella gestione di situazioni difficili, sono esposti a rischi continui, soprattutto quando devono intervenire per far rispettare le regole sui mezzi pubblici.
Questa vicenda ha suscitato un acceso dibattito pubblico, con molte voci che chiedono maggiori misure di sicurezza per il personale ferroviario. L’episodio evidenzia quanto siano urgenti iniziative concrete per proteggere i lavoratori dei trasporti, affinché possano svolgere il loro lavoro in sicurezza e senza il timore di aggressioni.
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