Controcopertina

Carolina Marcialis, consorte di Cassano: “Mio piccolo offeso. Volevo distruggere bambino e i suoi genitori”



Carolina Marcialis svela l’episodio sgradevole subito dal figlio durante una partita di calcio: “Ho avuto voglia di polverizzare il bambino e i genitori”.



Carolina Marcialis, pallanuotista e moglie dell’ex calciatore Antonio Cassano, ha condiviso un episodio spiacevole vissuto dal proprio figlio durante un’amichevole di calcio. La coppia ha due bambini: Christopher, nato nel 2011, e Lionel, nato nel 2013. Marcialis è attivamente coinvolta nella loro crescita, seguendoli non solo negli studi, ma anche nello sport. Di recente, la sportiva ha raccontato attraverso i social che, durante una partita disputata dal suo primogenito, ha dovuto fare appello a una notevole pazienza dopo aver ascoltato insulti diretti al figlio.

La vicenda ha colpito profondamente Carolina, che ha dichiarato che sua prima reazione sarebbe stata quella di affrontare il ragazzino, i suoi genitori e l’allenatore. “Ho ricevuto insulti inaccettabili – ha raccontato Marcialis – un ragazzino nella squadra avversaria ha urlato ‘Cassano su*a’ mentre mio figlio giocava”. Tuttavia, dopo la partita è stato il bambino stesso a calmarla, mostrando una sorprendente resilienza. “Dopo il match, mio figlio mi ha detto: “Mamma, ho fatto un gol e sono un 2011, mentre loro sono del 2009. Lo vedremo tra qualche anno!” La risposta del bambino ha indotto Carolina a riflettere: “Ho realizzato che non posso sempre proteggere i miei figli, ma posso insegnargli a reagire e a non diventare persone vuote o cattive”.

Rivolgendosi ai suoi follower, Carolina ha sottolineato l’importanza di preparare i più giovani a gestire le critiche e gli ostacoli della vita. Inoltre, ha condiviso un pensiero sulla scelta di tornare a Genova: “La vita qui non è stata semplice. Ho vissuto con la sensazione di essere costantemente sotto esame, tra giudizi positivi e negativi, e tornare in questa città è come vivere in un paesino, dove le opinioni degli altri sembrano inevitabili e sempre presenti”.

Carolina ha concluso il suo racconto esprimendo il desiderio di affrontare le sfide con grazia e determinazione per il bene dei suoi figli, continuando a essere un modello di forza e pazienza per loro in questo difficile percorso di crescita.



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