In un tragico evento verificatosi alla Scuola Marescialli dei Carabinieri di Firenze, una giovane allieva di 25 anni si è tolta la vita utilizzando la sua pistola di ordinanza. L’incidente è accaduto nel pomeriggio del 22 aprile, quando la studentessa si è isolata in un’aula della scuola.
Nonostante l’intervento tempestivo degli altri allievi, che hanno immediatamente allertato i soccorsi e tentato di prestare aiuto, la giovane è deceduta. Le autorità, tra cui il sostituto procuratore del Tribunale di Firenze e il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, sono intervenute rapidamente per esaminare la scena e avviare le indagini necessarie.
Attualmente, i dettagli che potrebbero spiegare il gesto estremo della ragazza rimangono sconosciuti, dato che non sono stati trovati messaggi o note. La salma è stata trasferita all’Istituto di Medicina Legale per ulteriori accertamenti, e si sta cercando di recuperare qualsiasi informazione utile dal telefono cellulare e dal computer personale della giovane.
Questo evento riecheggia un episodio simile avvenuto a Firenze nel febbraio del 2017, quando un altro giovane carabiniere tentò il suicidio nella stessa istituzione e morì alcuni giorni dopo. In risposta a questi gravi eventi, l’Arma dei Carabinieri ha implementato diverse iniziative per supportare il benessere mentale del personale.
Recentemente, è stato siglato un protocollo d’intesa con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, che offre al personale militare e ai loro familiari accesso a prestazioni psicologiche specialistiche a tariffe agevolate. Inoltre, dal gennaio 2022, è attivo un servizio di ascolto gestito da psicologi qualificati, disponibile attraverso un numero verde gratuito. Questo servizio garantisce assistenza in completo anonimato e rispetto della privacy, supportando i militari che richiedono aiuto.
Questi sforzi dimostrano l’impegno continuo dell’Arma dei Carabinieri nel prevenire tragedie simili, promuovendo una maggiore consapevolezza e intervento nella salute mentale all’interno delle forze armate.
Il fatto e’ molto grave penso ci siano delle motivazioni rilevanti alla base dell’insano gesto che riguardano la vita privata del carabiniere.