Caduta spaventosa per Sarrazin a Bormio, ricoverato in terapia intensiva. Critiche all’Italia: “Non siete all’altezza delle Olimpiadi”



Durante il secondo allenamento di Coppa del Mondo a Bormio, il discesista Cyprien Sarrazin è vittima di una caduta rovinosa che solleva polemiche sulla sicurezza delle piste.



Una caduta impressionante ha coinvolto il discesista francese Cyprien Sarrazin durante il secondo allenamento cronometrato sulla celebre pista Stelvio di Bormio, nell’ambito della Coppa del Mondo di sci alpino. L’incidente, avvenuto nella mattinata del 27 dicembre, ha lasciato il mondo dello sci sotto shock, con il francese ricoverato in terapia intensiva neurologica a seguito di un ematoma subdurale. L’episodio ha scatenato un’ondata di polemiche sulle condizioni della pista, giudicata pericolosa da atleti e tecnici, e messo in discussione la preparazione per le Olimpiadi invernali 2026.

Sarrazin, sceso in pista con il pettorale numero 11, aveva dimostrato grande velocità nei primi settori della gara, segnando tempi competitivi rispetto ai principali avversari, tra cui lo svizzero Stefan Rogentin e il campione Marco Odermatt. Tuttavia, durante la parte conclusiva della Stelvio, nei pressi del tratto noto come San Pietro, l’atleta ha perso il controllo degli sci su una lastra di neve ghiacciata, schiantandosi violentemente al suolo e successivamente contro le reti di protezione.

L’impatto è stato talmente forte da fargli perdere conoscenza, nonostante il tempestivo intervento dell’airbag di sicurezza introdotto dalla FIS in questa stagione. Il sistema, progettato per proteggere gli sciatori durante incidenti ad alta velocità, ha contribuito a mitigare ulteriori danni. Sarrazin è stato subito soccorso dai medici presenti sul posto, stabilizzato e trasportato in elicottero all’ospedale di zona per ulteriori accertamenti.

Secondo l’ultimo bollettino medico rilasciato dalla Federazione francese di sci, Sarrazin si è ripreso durante il trasporto in ospedale, tornando vigile e cosciente. Tuttavia, gli esami diagnostici hanno rivelato la presenza di un ematoma subdurale, una lesione che richiede un intervento immediato per evitare complicazioni.

La federazione ha comunicato che l’atleta resterà ricoverato in terapia intensiva neurologica, dove sarà monitorato attentamente. L’operazione per drenare l’ematoma è stata concordata congiuntamente dai medici francesi e italiani e rappresenta un passaggio cruciale per la sua stabilizzazione.

La caduta di Sarrazin ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle piste da sci e, in particolare, sulle condizioni della Stelvio. Diversi atleti hanno lamentato la presenza di sezioni particolarmente ghiacciate e irregolari che hanno aumentato i rischi per gli sciatori. La velocità elevata raggiunta nel tratto finale, a causa delle condizioni della neve, è stata ritenuta un fattore decisivo per l’incidente del francese.

Lo sciatore Nils Allègre, connazionale di Sarrazin, ha criticato duramente l’organizzazione dell’evento, dichiarando a Eurosport: “La preparazione di questa pista è semplicemente inaccettabile. Mettono in pericolo la nostra sicurezza. Non si può continuare a gareggiare in condizioni simili.” Allègre ha sottolineato come la mancanza di attenzione alla sicurezza rappresenti una minaccia per tutti gli atleti e non sia degna di una competizione di questo livello.

Le critiche alla gestione della pista Stelvio non si sono limitate all’evento di Bormio, ma si sono estese anche alla preparazione delle Olimpiadi invernali 2026, che vedranno Bormio protagonista per le gare di sci alpino. Atleti e tecnici hanno espresso preoccupazione per la capacità dell’organizzazione italiana di garantire standard di sicurezza adeguati.

Allègre ha aggiunto: “A poco più di un anno dai Giochi, questo incidente dimostra che non sono pronti. Non meritano di ospitare un evento di tale portata se non possono garantire la sicurezza degli atleti.” La gestione della neve e la preparazione delle piste saranno quindi sotto stretta osservazione nei prossimi mesi, con l’obiettivo di evitare ulteriori incidenti e polemiche.

L’incidente di Cyprien Sarrazin ha suscitato una profonda commozione tra gli appassionati e gli addetti ai lavori. Molti atleti hanno espresso vicinanza al francese attraverso i social media, augurandogli una pronta guarigione. La FIS ha annunciato che condurrà un’indagine approfondita per verificare eventuali responsabilità nell’accaduto e per migliorare le condizioni di sicurezza delle gare future.L’incidente sulla Stelvio di Bormio rappresenta un episodio significativo che richiama l’attenzione sulla sicurezza nello sci alpino. Mentre Cyprien Sarrazin lotta per riprendersi, il mondo dello sport deve riflettere sulle misure necessarie per proteggere gli atleti e garantire che tragedie simili non si ripetano. La strada verso le Olimpiadi invernali 2026 si prospetta dunque in salita, con l’Italia chiamata a rispondere a dubbi e preoccupazioni sulla gestione delle sue piste.



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