Una folla commossa si è radunata oggi a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, per dare l’ultimo saluto al bimbo di 10 anni tragicamente scomparso la scorsa settimana, dopo essere caduto in un pozzo artesiano durante un campo scuola.Oltre alla famiglia, che ha occupato i primi banchi della chiesa in piazza del Popolo, erano presenti decine di bambini vestiti di bianco, insieme ai genitori, per porgere le condoglianze alla giovane vittima.
Tra i momenti più toccanti delle esequie, celebrate dall’arcivescovo di Siracusa nella Basilica di San Sebastiano, l’intervento della mamma del bambino, che ha ringraziato tutti per la vicinanza in questo momento difficile, ma ha anche chiesto giustizia, augurandosi che vengano accertate eventuali responsabilità.
La sorella maggiore del piccolo ha preso la parola, dicendo: “Si dice che un giorno ci rincontreremo per non lasciarci più, non accetterò mai l’idea che non ci sei più, potrò solo provare ad abituarmi alla tua assenza.”Durante l’omelia, l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto ha affermato: “Chi ha vicino Dio, come lui adesso, non può morire.”Al termine della celebrazione, il feretro del bambino è stato trasportato al cimitero cittadino, dove domani alle 9 avverrà la sepoltura, mentre tutto il Paese si è fermato per onorare la memoria del piccolo.
L’autopsia ha confermato che il bambino è morto per annegamento dopo essere caduto in un pozzo profondo circa 15 metri e coperto per metà da acqua. Sono al momento nove le persone indagate per omicidio colposo, tra cui il proprietario del terreno in cui si trova il pozzo e l’educatrice 54enne che ha provato a salvare il bimbo, lanciandosi lei stessa nella cavità.Questa tragedia ha sconvolto l’intera comunità locale, che si è stretta attorno alla famiglia del bambino, chiedendo giustizia e verità sulle circostanze che hanno portato a questa dolorosa perdita. Le indagini proseguono per fare luce su quanto accaduto e per individuare eventuali responsabilità.
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