Un tragico incidente domestico ha portato alla morte di una bambina di soli 4 anni nella notte tra venerdì e sabato a Tufino, in provincia di Napoli. La piccola, che si trovava temporaneamente affidata alla cugina del padre, è deceduta dopo essere caduta da una scala a chiocciola all’interno dell’abitazione. Per chiarire le cause esatte del decesso e la dinamica dell’accaduto, è stata disposta l’autopsia sul corpo della bambina.
Secondo le prime ricostruzioni, la bambina si sarebbe alzata dal letto durante la notte e, nel tentativo di scendere al piano inferiore al buio, avrebbe perso l’equilibrio cadendo rovinosamente. Durante la caduta, avrebbe battuto ripetutamente la testa contro la ringhiera in ferro della scala. Tuttavia, gli adulti presenti in casa avrebbero sottovalutato la gravità delle ferite riportate dalla piccola e avrebbero contattato i soccorsi solo diverse ore dopo, quando la bambina ha iniziato a sentirsi male. All’arrivo del personale del 118, intorno all’1:30 di sabato 14 dicembre, non è stato possibile fare altro che constatarne il decesso.
L’abitazione situata in via Roma, dove vivevano la cugina del padre della bambina insieme al marito e ai due figli piccoli della coppia, è stata posta sotto sequestro per consentire ulteriori accertamenti. Le indagini sono attualmente affidate ai carabinieri e coordinate dalla Procura di Napoli, che sta lavorando per ricostruire con precisione quanto accaduto.
Un altro aspetto che ha sollevato interrogativi è il ritardo con cui la madre della bambina è stata informata dell’accaduto. La donna, che vive insieme alla nonna materna della piccola, è stata avvisata solo alle 15 del sabato, oltre 12 ore dopo il decesso. Entrambe erano all’oscuro della tragedia fino a quel momento.
La bambina si trovava temporaneamente presso l’abitazione della cugina del padre in attesa che il Tribunale per i Minori si esprimesse sull’affidamento tra i genitori. Secondo quanto riferito dagli avvocati della madre, Benito Palmieri e Luigi Grillo, il procedimento era ancora in corso e il collegio avrebbe dovuto pronunciarsi il 5 marzo. L’avvocato Palmieri, che rappresenta la madre anche in questa vicenda, aveva già presentato un’istanza per chiedere che l’affidamento fosse assegnato alla madre o alla nonna materna.
“Siamo fiduciosi nel lavoro degli inquirenti – ha dichiarato l’avvocato Palmieri a Fanpage.it – e auspichiamo che nelle prossime ore possa essere fugato ogni dubbio circa la dinamica dell’accaduto, che si possa fare chiarezza”.
Gli investigatori stanno cercando di accertare le condizioni in cui viveva la bambina durante il periodo trascorso presso la casa della cugina del padre. Si vuole verificare se vi siano state eventuali omissioni o mancanze nell’iter di affidamento che possano aver contribuito al tragico epilogo.
La dinamica dell’incidente rimane uno degli aspetti centrali delle indagini. Le prime ipotesi indicano che la bambina potrebbe essere morta sul colpo a causa delle gravi ferite riportate alla testa durante la caduta. Tuttavia, altre ricostruzioni suggeriscono che i sintomi del malessere potrebbero essere comparsi solo diverse ore dopo l’incidente. L’autopsia sarà cruciale per determinare con precisione le cause del decesso.
La vicenda ha scosso profondamente la comunità locale e ha sollevato interrogativi anche sul ruolo degli adulti presenti in casa al momento dell’incidente. Gli inquirenti stanno valutando se vi siano state negligenze o ritardi nel prestare soccorso alla bambina. Secondo quanto emerso finora, i familiari avrebbero inizialmente sottovalutato la gravità delle ferite riportate dalla piccola durante la caduta.
Il caso pone inoltre l’attenzione sulle condizioni di sicurezza degli ambienti domestici e sull’importanza di una tempestiva valutazione medica in situazioni di emergenza. La scala a chiocciola da cui è caduta la bambina è ora oggetto di accertamenti tecnici per verificare eventuali irregolarità o carenze strutturali che potrebbero aver contribuito all’incidente.
Nel frattempo, la madre della bambina e la nonna materna chiedono giustizia e chiarezza su quanto accaduto. Gli avvocati rappresentanti della famiglia hanno espresso piena fiducia nelle indagini in corso e confidano che venga fatta luce su ogni aspetto della vicenda.
Il Tribunale per i Minori dovrà ora esaminare anche le circostanze legate all’affidamento della bambina e valutare se siano state rispettate tutte le procedure previste dalla legge per garantire il benessere e la sicurezza della piccola. La tragedia ha evidenziato possibili lacune nel sistema di affidamento temporaneo e ha sollevato interrogativi su come vengano monitorate le condizioni dei minori collocati presso familiari o altre strutture.
La comunità di Tufino si stringe intorno alla famiglia della bambina in questo momento di dolore. La vicenda ha scosso profondamente anche gli abitanti della zona, che attendono con apprensione ulteriori sviluppi dalle indagini.
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