Controcopertina

Bimba deceduta per il caldo lasciata in auto dal papà, il delicato annuncio dei genitori alla sorellina: «Tua sorella è diventata un angelo»



Sirio e Gloria hanno chiesto al parroco, don Paolo Cargnin, di fare in modo che la loro figlia maggiore possa continuare a partecipare alle attività quotidiane, come il centro estivo all’asilo, nel modo più normale possibile.



“Siamo devastati”, ha detto la mamma di Agnese, “ma vogliamo che nostra figlia continui la sua vita il più normalmente possibile”. Da ieri, hanno cercato di seguire questa linea, anche se per Sirio, il papà di Agnese, il tempo sembra essersi fermato. Indagato per omicidio colposo, Sirio fatica ancora a parlare. Martedì verrà eseguita l’autopsia sul corpo della piccola.

L’attimo fatale è avvenuto giovedì, quando Sirio si è reso conto di aver lasciato la figlia di 14 mesi in auto per cinque ore sotto il sole, mentre era al lavoro presso l’azienda Lodes di Marcon. Nonostante i tentativi di soccorso, per Agnese non c’è stato nulla da fare. I ricordi dolorosi si sovrappongono: dal 23 maggio dell’anno scorso, giorno della nascita di Agnese, fino al battesimo celebrato lo scorso maggio a Villa Braida di Mogliano.

All’asilo, le suore hanno accolto i bambini con un animo pesante: “È una tragedia troppo grande”. Mogliano si è stretta in un abbraccio collettivo alla famiglia. “C’è costernazione, una grande sofferenza diffusa. La tragedia ha coinvolto tutti,” ha spiegato don Paolo Cargnin, parroco di Zerman. “In momenti come questi non ci sono parole. Solo un conforto rispettoso e una vicinanza silenziosa possono aiutare”. Don Paolo ha visitato i genitori giovedì pomeriggio nel loro appartamento di via Veronese, dove vivono da cinque anni dopo essersi trasferiti da Salzano.

Il sindaco Davide Bortolato ha espresso la vicinanza dell’amministrazione e della città: “Esprimiamo la vicinanza dell’amministrazione e dell’intera città al loro dolore per questa grande tragedia e siamo pronti a garantire tutto il supporto necessario”.

I messaggi di solidarietà non sono mancati. Molti cittadini hanno scritto lettere, email e telefonato per esprimere vicinanza alla famiglia. “Stiamo ricevendo molti messaggi di vicinanza e solidarietà,” ha confermato il sindaco. Uno dei messaggi recita: “Desidero portare loro amorevolezza e un infinito abbraccio. Non voglio parlare di regole sui seggiolini anti-abbandono, ma solo di vicinanza a questi genitori straziati da un dolore troppo grande”.

Un altro messaggio esprime la speranza che “abbiano attorno a loro persone care che possano consolarli, portando loro un abbraccio misericordioso e una comprensione nuova”. Anche telefonate piene di solidarietà sono arrivate al municipio. “Io sono vecchio e ormai faccio fatica a fare tutto,” ha detto un pensionato ottantenne, “ma voglio far sapere che sono vicino alla famiglia colpita da questa tragedia”.

Purtroppo, non sono mancati commenti negativi sui social network, soprattutto su TikTok, come ha sottolineato il sindaco Bortolato: “I social network possono diventare una cloaca dove molti esprimono giudizi sbagliati”.



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