Il ritorno di Mario Balotelli in Serie A con la maglia del Genoa sta lasciando molti dubbi. L’attaccante bresciano, che ha firmato con il club rossoblù lo scorso 28 ottobre, è stato impiegato pochissimo dal suo arrivo e i numeri registrati finora non sembrano giustificare grandi aspettative. Nonostante un contratto significativamente ridimensionato rispetto ai fasti del passato, con un ingaggio di circa 250mila euro netti a stagione più bonus fino al 30 giugno 2025, il contributo di Balotelli sul campo è stato quasi impercettibile.
Dopo essere rimasto svincolato per un lungo periodo, Balotelli ha trovato nel Genoa l’opportunità di rimettersi in gioco nel massimo campionato italiano. La sua volontà di tornare protagonista a 34 anni era chiara, ma il suo impiego è stato limitato a pochi minuti nei finali delle partite. Sia sotto la guida di Alberto Gilardino, che lo aveva fortemente voluto in squadra, sia con il nuovo allenatore Patrick Vieira, subentrato il 19 novembre, il suo ruolo è rimasto quello di riserva fissa.
Nelle cinque partite disputate dal suo arrivo, Balotelli è stato in campo per soli 54 minuti complessivi, distribuiti nei finali dei match. Durante questo periodo, ha toccato appena 19 palloni, nessuno dei quali nell’area di rigore avversaria. Dei 19 tocchi, solo 12 sono stati tentativi di passaggio e soltanto 3 hanno raggiunto un compagno di squadra, con una percentuale di precisione molto bassa, pari al 25%. Non ci sono gol né assist all’attivo, mentre gli unici due tiri effettuati sono finiti lontani dallo specchio della porta, con un valore di expected goals pari a zero.
Le difficoltà di Balotelli non si limitano ai numeri offensivi. Nelle sue prime due apparizioni con la maglia rossoblù, contro il Parma e il Como, l’attaccante ha ricevuto due ammonizioni, segno forse della sua voglia di incidere e dimostrare che può ancora fare la differenza. Tuttavia, entrare in partita nei minuti finali e lasciare un segno tangibile non è semplice, soprattutto dopo un lungo periodo di inattività.
Nonostante le prestazioni personali poco brillanti, c’è un dato positivo per il Genoa: da quando Balotelli è entrato in squadra, la formazione ligure non ha più perso. In cinque partite, il club ha ottenuto due vittorie e tre pareggi, raccogliendo nove punti che hanno permesso alla squadra di risalire al tredicesimo posto in classifica. Questo miglioramento potrebbe essere casuale o legato ad altri fattori, ma resta un elemento da considerare.
Il rapporto tra Balotelli e Patrick Vieira sembra essere tranquillo, nonostante i precedenti non proprio idilliaci tra i due ai tempi del Nizza. L’allenatore francese ha preso il posto di Gilardino sulla panchina del Genoa e finora non ha concesso molto spazio all’ex attaccante di Milan e Inter, preferendo altre opzioni offensive. L’intesa tra i due sarà cruciale per capire se ci sarà un futuro più luminoso per Balotelli in rossoblù.
Le aspettative su Balotelli erano alte quando è stato annunciato il suo ritorno in Serie A. Nonostante i dubbi legati alla sua condizione fisica e alla sua capacità di adattarsi a un ruolo meno centrale rispetto al passato, molti speravano che potesse rappresentare un valore aggiunto per il Genoa, soprattutto nei momenti decisivi delle partite. Finora, però, l’attaccante non è riuscito a dimostrare di poter essere determinante.
Il contratto firmato con il club ligure rappresenta una sorta di ultima chance per Balotelli di rilanciarsi nel calcio che conta. Dopo una carriera caratterizzata da alti e bassi, con successi importanti ma anche tante polemiche e occasioni sprecate, l’attaccante bresciano sembrava determinato a cambiare rotta. Il tempo per farlo c’è ancora, ma sarà fondamentale che riesca a guadagnarsi maggiore fiducia da parte dell’allenatore e dei compagni.
La situazione attuale solleva interrogativi sul futuro di Balotelli al Genoa e più in generale nel calcio professionistico. Se non riuscirà a ritagliarsi uno spazio significativo nella squadra ligure, potrebbe essere difficile per lui trovare altre opportunità a questo livello. Tuttavia, l’attaccante ha dimostrato più volte in passato di saper sorprendere quando meno ci si aspetta.
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