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Annalena Moretti, deceduta all’età di ottanta anni, era un’imprenditrice di successo nel settore della birra. La sua morte è stata causata da un incidente domestico



Un tributo alla vita di Annalena Menazzi Moretti, una figura di eleganza, creatività e passione che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Pescara.



Annalena Menazzi Moretti è stata una delle personalità più brillanti di Pescara. Imprenditrice affascinante e sofisticata, si è distinta come esperta d’arte e mecenate. La sua recente dipartita, avvenuta ieri mattina presso l’ospedale di Pescara a causa di un tragico incidente domestico, ha lasciato un vuoto incolmabile. Il 19 agosto prossimo, avrebbe festeggiato il suo 81° compleanno, portando con sé una presenza incantevole e un fisico invidiabile, sempre curato con attenzione. Proveniente da una famiglia di industriali, noti per la produzione della rinomata birra, Annalena è nata e cresciuta a Udine, immersa nel lusso di una grande villa. La sua educazione, rigorosa e disciplinata, includeva un prestigioso collegio svizzero e la guida di una istitutrice olandese.

Innamorata di Pescara

Negli anni ’60, la giovane Annalena si è trasferita a Pescara con il marito, l’ingegnere Riccardo Cristini, per accompagnarlo nella creazione di un nuovo stabilimento per l’azienda di famiglia. La vivacità del capoluogo adriatico l’ha conquistata subito: la sua gente calorosa e le numerose proposte culturali. Annalena è diventata ben presto un punto di riferimento per la scena artistica locale, organizzando mostre ed eventi in collaborazione con artisti di fama come Spalletti, Schifano, Della Torre e Pistoletto, diventando loro amica intima. La sua vita affettiva, ricca di passione e avventure, è stata raccontata nel libro “Sposerò il baffone”, pubblicato nel 2002, dove ha svelato relazioni con noti esponenti del mondo dell’arte, manager e principi. Tra tutte le sue storie d’amore, quella con il sociologo Dario Paolucci, scomparso nel 2012, ha occupato un posto speciale nel suo cuore.

Un Eredità Culturale Inestimabile

In una delle sue interviste al Messaggero, Annalena affermava: «Ho avuto esperienze diverse, ma le mie trasgressioni non si sono mai trasformate in eccessi rischiosi. Ho sempre inseguito i miei sogni, poiché sono essi a farci dimenticare le difficoltà della vita quotidiana. Anche oggi sogno ascoltando la musica… Sono una donna matura serena, senza l’ardore di piacere a tutti, contrariamente ad altre donne della mia età che, per la voglia di attrarre attenzione, spesso scivolano nel ridicolo».

Mecenate e Filantropa Fino all’Ultimo

Annalena è stata una figura attiva nel sociale fino all’ultimo giorno della sua vita. Solo due mesi fa, ha donato il suo amato pianoforte a una ONLUS di Città Sant’Angelo, che ha deciso di rendere omaggio alla sua generosità organizzando una serata in suo onore. Purtroppo, giovedì sera, una caduta accidentale in casa ha richiesto il suo ricovero e, dopo poco tempo, il suo passaggio a un’altra dimensione a causa di complicazioni. La mecenate lascia nel dolore i suoi figli, Guido e Martina, le nipoti Gisele e Maresia, e la nuora Monia. La salma di Annalena è esposta nell’obitorio di Santo Spirito, dove molti hanno già tributato il loro rispetto, fino al funerale, previsto oggi alle ore 17 presso la Chiesa del Mare.

La vita di Annalena Menazzi Moretti sarà sempre ricordata come un esempio di dedizione all’arte e alla comunità, un’eredità che continuerà a ispirare le generazioni future.



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