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André, ucciso a 9 anni nell’attentato di Magdeburgo. La mamma in lacrime: «Il mio piccolo orsacchiotto vola ora intorno al mondo»



André si era trasferito da pochi mesi in Sassonia-Anhalt, lasciandosi alle spalle la piccola cittadina bavarese di Floss, dove viveva con la madre, Désirée, il compagno di lei e i suoi quattro fratelli maggiori. Il nuovo inizio lo aveva visto integrarsi rapidamente, partecipando con entusiasmo alle attività dell’associazione dei bambini dei vigili del fuoco. Ma il 20 dicembre, durante una visita al mercatino natalizio di Magdeburgo, la sua giovane vita è stata spezzata da un’auto guidata da Taleb Al Abdulmohsen, che lo ha investito uccidendolo sul colpo, insieme a quattro donne di età compresa tra 45 e 75 anni.



La notizia ha colpito profondamente la comunità di origine del bambino, dove circa 3400 abitanti si sono uniti nel cordoglio, stringendosi attorno alla famiglia.

La madre di André, Désirée Gleissner, ha scelto di condividere pubblicamente il suo dolore attraverso un messaggio commovente sui social. «Lascia che il mio piccolo orsacchiotto voli di nuovo intorno al mondo. André non aveva fatto niente di male a nessuno. Ha vissuto solo 9 anni con noi. Perché? Non lo capisco», ha scritto. Le sue parole, cariche di strazio, sono diventate un simbolo del lutto che ha travolto una famiglia distrutta dalla perdita. André, che frequentava la scuola con regolarità e fino a pochi mesi prima serviva come chierichetto a Floss, è ricordato da chi lo conosceva come un bambino vivace, curioso e pieno di vita.

Per sostenere la famiglia nei difficili momenti che seguiranno, due amiche della madre, Franziska e Anne, hanno avviato una raccolta fondi online. L’obiettivo è coprire le spese per i funerali e consentire alla famiglia di affrontare il lutto senza ulteriori preoccupazioni economiche. «André non vedeva l’ora che arrivasse il Natale. Voleva trascorrere l’ultimo fine settimana di Avvento con la sua famiglia al mercatino di Magdeburgo. Ma non potrà mai spacchettare i suoi regali», si legge nel messaggio che accompagna l’iniziativa.

Anche personalità pubbliche hanno espresso il loro cordoglio. L’attore e dj tedesco Jan Leyk, noto per il suo ruolo in Berlin – Tag & Nacht, ha dedicato un post su Facebook al piccolo André. «Eri solo un bambino, innocente, appena affacciato alla scoperta del mondo, un mondo che avrebbe dovuto amarti e proteggerti. Invece ti ha deluso», ha scritto Leyk, criticando poi chi ha cercato di sfruttare la tragedia a fini politici. «La tua tragedia deve farci fermare e riflettere su ciò che conta davvero: proteggere i nostri figli, proteggere le vite. La responsabilità ricade su chi ha il potere di rendere il Paese più sicuro».

Taleb Al Abdulmohsen, il conducente dell’auto che ha causato la tragedia, è ora al centro di un acceso dibattito pubblico. Conosciuto per posizioni politiche controverse, il suo gesto ha riacceso discussioni sulla sicurezza pubblica e sulla gestione delle problematiche sociali. Tuttavia, per la famiglia di André, il dolore per la perdita di un bambino di soli 9 anni supera ogni polemica.

L’intera comunità si è unita per onorare la memoria di André e delle altre vittime. Mentre la madre cerca un significato in un evento così inspiegabile, le parole di chi lo conosceva sottolineano il vuoto lasciato da una vita spezzata troppo presto. «Non possiamo restituire André alla sua famiglia, ma possiamo aiutarla a portare il peso di questo dolore insopportabile», hanno scritto le organizzatrici della raccolta fondi.

Tra i fiori e i messaggi lasciati sul luogo della tragedia, spiccano parole di amore e rimpianto per un Natale che André non vedrà mai. Una ferita profonda che lascia un segno indelebile non solo nella sua famiglia, ma anche in tutti coloro che sono stati toccati dalla sua breve, ma luminosa presenza.



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