All’alba di oggi sono riprese le operazioni di ricerca per i dispersi a seguito dell’alluvione che ha colpito Valencia. Al momento, il bilancio delle vittime è di 95 persone, ma si teme che questo numero possa aumentare. Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Questo è l’effetto del cambiamento climatico, e dobbiamo essere pronti ad affrontarlo”.
Un’alluvione senza precedenti ha colpito la provincia di Valencia mercoledì 29 ottobre, causando un numero tragico di vittime. L’evento meteorologico estremo, descritto dagli esperti come “la peggiore ondata di maltempo del secolo in Spagna”, ha portato a 92 morti a Valencia, una vittima a Malaga e due a Castilla-La Mancha. Le operazioni di ricerca dei dispersi sono guidate da circa mille soldati dell’Unità militare di emergenza, affiancati da guardie civili, vigili del fuoco e agenti di polizia.
Contesto dell’alluvione e impatti significativi
Il pericolo di nuove precipitazioni intense persiste, con allerta arancione nel nord di Castellón e nel sud di Tarragona, e allerta gialla in province come Cadice, Huelva e Siviglia. Milioni di persone continuano a subire interruzioni nelle forniture di elettricità, e i danni materiali sono valutabili in miliardi di euro.
In molte aree della provincia di Valencia, le strade rimangono bloccate da automobili trascinate dalle acque e ricoperte da fango. Anche il servizio ferroviario ad alta velocità tra Madrid e Valencia, così come i collegamenti verso Barcellona, sono stati sospesi. A fronte di tale tragedia, il presidente spagnolo Pedro Sánchez ha proclamato tre giorni di lutto nazionale e visiterà il centro di coordinamento delle emergenze situato a Valencia, non distante da Paiporta, la località più colpita dall’alluvione.
Le cause e le reazioni a livello europeo
L’evento alluvionale è stato causato dal fenomeno atmosferico noto come Dana, che ha provocato precipitazioni e venti senza precedenti, gravemente colpendo le regioni meridionali e orientali della Spagna. Documentazione meteorologica sostiene che le piogge in area valenciana sono state le più abbondanti mai registrate in 24 ore, un record che risale all’11 settembre 1966. Per affrontare questa crisi, il governo spagnolo ha attivato un’unità di crisi, mentre l’Unione Europea si è mobilitata per offrire supporto.
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha espresso la sua solidarietà: “Caro Pedro Sánchez, siamo al tuo fianco. Grazie a tutte le squadre di soccorso per il loro incredibile impegno nel salvare vite umane. L’Europa è pronta a offrire aiuto”. In un messaggio simile, Ursula von der Leyen ha sottolineato: “Le immagini che giungono dalla Spagna sono devastanti. L’UE è pronta a mobilitare la Protezione civile europea per assistere in questa crisi”. Concludendo, ha esortato: “Questo è l’effetto del cambiamento climatico e dobbiamo prepararci ad affrontarlo”.
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