Al concerto dei Subsonica, lite e pugno in faccia: il tragico decesso di Antonio Morra, che lascia due bimbi



Una serata che avrebbe dovuto essere all’insegna del divertimento e della musica live si è trasformata in una tragedia al Mandela Forum per Antonio Morra e sua moglie, presenti al concerto dei Subsonica. Dopo l’esibizione, un alterco ha avuto conseguenze fatali per Antonio, che ha perso la vita a causa di un pugno violento.



La vicenda si è svolta alla fine del concerto quando, al termine dello spettacolo, si è verificato un diverbio all’uscita del palazzetto. Antonio, 47 anni, è stato colpito al viso da un individuo presumibilmente legato alla ditta di smontaggio del palco. Il colpo ha causato la sua caduta dalle scale, procurandogli un grave trauma cranico. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi che lo hanno trasportato in codice rosso all’ospedale Careggi, le sue condizioni erano già critiche e ha perso la vita poco dopo.

Antonio Morra, operaio e padre di due bambini, era molto conosciuto e apprezzato nella sua comunità per il suo spirito gentile e la passione per la squadra del Napoli. La notizia della sua morte ha lasciato sgomenti amici e conoscenti, molti dei quali hanno espresso il loro dolore sui social network, ricordando la figura di un uomo buono e affettuoso. Un amico ha scritto: “Vorrei tanto che questo fosse un orribile incubo. Dai forza a tua moglie di reggere questo immenso colpo e di crescere i vostri meravigliosi figli”.

Anche i Subsonica, la band che si esibiva quella sera, hanno espresso il loro dolore e shock per l’accaduto: “Siamo costernati per quanto avvenuto ieri notte e profondamente addolorati. Siamo vicini ai familiari delle persone coinvolte in questo momento molto difficile”. La band ha sottolineato l’importanza del rispetto e della sicurezza nei luoghi di aggregazione musicale, invitando i fan a mantenere sempre un comportamento responsabile.

Questo tragico evento riapre il dibattito sulla sicurezza nei grandi eventi e sulle misure preventive da adottare per garantire che serate di festa non si trasformino in occasioni di lutto. La comunità, ancora una volta, si trova a riflettere sull’impatto delle violenze casuali e sulla necessità di rafforzare la cultura del rispetto e della pacifica convivenza.



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