Questa mattina, domenica 24 novembre, si è spento Romeo Rematelli, chef di grande fama e titolare del ristorante San Martino di Giavera, in provincia di Treviso. La tragica notizia ha scosso profondamente il mondo della ristorazione e la comunità locale, che lo conosceva e apprezzava per il suo talento e la sua dedizione. Rematelli, 65 anni, è stato trovato privo di vita nei pressi della sua auto. Secondo quanto riportato, nei giorni precedenti aveva già subito un infarto.
Sul luogo del ritrovamento sono immediatamente intervenuti i soccorsi. L’elisoccorso del Suem118 di Treviso e un’ambulanza hanno raggiunto la scena, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile. Lo chef, purtroppo, non ha risposto alle manovre salvavita e i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Nato in Puglia, Romeo Rematelli aveva iniziato il suo percorso professionale lontano dal trevigiano, ma negli ultimi 32 anni aveva costruito qui la sua carriera e la sua vita. Dopo aver vissuto a Mestre e successivamente a Istrana, aveva trovato nel territorio di Treviso il luogo ideale per esprimere la sua passione per la cucina. Negli anni si era affermato come uno dei pilastri della ristorazione locale, lavorando in rinomati locali come il ristorantino di piazzale Burchiellati e l’Antica Torre, situata nel cuore della città.
La sua carriera è stata costellata di successi e riconoscimenti. Prima di approdare definitivamente nel trevigiano, aveva lasciato il segno anche in altre realtà gastronomiche. È stato l’ideatore del locale “Osterie Moderne” a Sant’Andrea di Campodarsego, che era riuscito a entrare nel prestigioso Gambero Rosso. Inoltre, ha avuto un ruolo chiave nella società “Venezia Catering”, che nel 2010 si occupò della gestione completa della ristorazione alla Mostra del Cinema al Lido di Venezia. In quell’occasione, insieme ad Andrea Boschetti, curò un menù speciale dedicato al regista Quentin Tarantino, oltre ad altri servizi di catering per i vip presenti al festival.
Nel trevigiano, Rematelli era noto non solo per le sue capacità culinarie, ma anche per il suo approccio innovativo alla ristorazione. Al ristorante Corte San Francesco di piazzale Burchiellati aveva creato un concept che univa bottega e ristorante, offrendo ai clienti un’esperienza unica. La sua cucina era apprezzata da una clientela variegata, che comprendeva scrittori, musicisti, politici e persino piloti di Formula 1 e del motomondiale.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato grande commozione tra coloro che lo conoscevano personalmente o professionalmente. “Era una persona straordinaria, un uomo che metteva passione in tutto ciò che faceva”, ha dichiarato un collega chef che aveva lavorato con lui in passato. “La sua cucina era un mix perfetto tra tradizione e innovazione, capace di sorprendere sempre”.
Per molti anni, Romeo Rematelli è stato un punto di riferimento nel mondo della ristorazione non solo locale ma anche nazionale. La sua capacità di reinventarsi e adattarsi alle nuove tendenze culinarie lo aveva reso un protagonista indiscusso del settore. Nonostante il successo, era rimasto una persona umile e disponibile, sempre pronto a condividere la sua esperienza con i giovani aspiranti chef.
Tra le sue qualità più apprezzate c’era la capacità di creare una connessione autentica con i suoi clienti. Chiunque entrasse nei suoi locali si sentiva accolto come a casa propria. Questo legame speciale con le persone gli aveva permesso di costruire una solida reputazione e una rete di affetti che oggi piange la sua perdita.
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