Una tragica vicenda ha coinvolto una badante rumena di 60 anni, precipitata dal terrazzino di un appartamento al secondo piano di una palazzina situata in viale dello Stadio. La donna, dopo essere stata rinchiusa da alcuni connazionali per farla passare una sbornia, è stata soccorsa dai passanti e trasportata in ospedale, dove i medici hanno riscontrato un alto tasso di alcol nel sangue e una sospetta frattura alla gamba.
La badante, identificata come Cannara, è caduta da un’altezza di circa otto metri, trovando “salvezza” aggrappandosi ai fili per stendere i panni davanti alle finestre. Le circostanze dell’incidente indicano che la donna stesse probabilmente cercando di fuggire dalla casa, forse calandosi dalla grondaia, prima di precipitare.
Sul luogo dell’incidente sono intervenute due pattuglie dei carabinieri, che hanno avviato le indagini per comprendere l’accaduto. Secondo una prima ricostruzione, Cannara era giunta a Terni da pochi giorni per lavorare come badante per un’anziana ternana residente in via Leopardi. Nel frattempo, era ospite in una casa presa in affitto dalla sua datrice di lavoro, anch’essa rumena e gestore di una cooperativa.
La sera dell’incidente, la badante stava svolgendo il suo turno di lavoro, assistendo una novantenne. Tuttavia, aveva abusato di alcolici trovati in cucina, rendendosi incapace di svolgere le sue mansioni a causa del suo evidente stato di ubriachezza. La nipote dell’anziana ternana, preoccupata per la situazione, ha contattato la rumena che aveva intermediato l’assunzione della badante, chiedendole di allontanare la donna ormai ubriaca. Ciò è avvenuto poco dopo.
Le indagini dei carabinieri dovranno chiarire gli eventi accaduti nelle due ore successive, durante le quali la sessantenne è stata presumibilmente portata da più persone nell’abitazione di viale dello Stadio e rinchiusa a chiave per farla smaltire la sbornia. La badante, una volta ripresasi, ha tentato una improbabile fuga dal terrazzo, ferendosi nel tentativo.
Attualmente la donna è ricoverata in osservazione presso il Santa Maria, in attesa di essere interrogata per fornire la sua versione dei fatti. Gli inquirenti cercheranno di verificare se vi sia stata un’azione di sequestro da parte di qualcuno che l’abbia rinchiusa in casa contro la sua volontà, il che potrebbe configurare il reato di sequestro di persona.
Inoltre, verrà approfondito il tipo di rapporto di lavoro tra la gestrice della cooperativa a Terni e la badante, così come il tipo di contratto in corso con la cooperativa ternana, che si occupa di fornire badanti alle famiglie che ne fanno richiesta.
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