Controcopertina

Urla in chiesa “Allah Akbar”, e poi muore: la testimonianza del prete



Nel corso di una cerimonia funebre presso la chiesa della Madonna Pellegrina a Pavia, si è verificato un tragico incidente che ha portato alla morte di Marinela Murati, una donna rumena di 39 anni conosciuta dai Servizi sociali per i suoi problemi psichici e comportamentali. Dopo essere entrata nella chiesa in evidente stato di agitazione e aver urlato “Allah Akbar”, la donna si è improvvisamente accasciata a terra mentre gli agenti della polizia locale cercavano di calmarla.



Le indagini in corso:

Marinela Murati è stata prontamente trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vigevano, ma purtroppo è deceduta poco dopo il suo arrivo. La Procura della Repubblica di Pavia ha già iniziato ad ascoltare i primi testimoni per determinare eventuali nesso di causalità tra l’intervento degli agenti e la tragica morte della donna. L’autopsia sarà fondamentale per stabilire se la donna aveva assunto medicinali o sostanze che potrebbero aver contribuito al suo stato di agitazione estrema o addirittura al decesso.

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La sorpresa e la preoccupazione dei presenti:

L’ingresso improvviso e agitato di Marinela Murati, afflitta da problemi psichici, ha colto tutti di sorpresa durante la cerimonia funebre officiata dal parroco don Gianluca Zagarese. Il sacerdote stesso ha raccontato di non sapere come gestire la situazione, mentre diversi partecipanti hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per calmare la donna.

Sospensione della cerimonia e trasferimento in un’altra chiesa:

Una pattuglia della polizia locale è intervenuta tempestivamente, ma purtroppo Marinela Murati si è accasciata durante il tentativo di calmarla. I soccorsi sono stati rapidi, ma non hanno potuto evitare la sua morte. La cerimonia funebre è stata sospesa e, tra la preoccupazione e la sorpresa dei presenti, è stata presa la decisione di trasferire il defunto e tutti i partecipanti alla chiesa di Cristo Re nel quartiere Brughiera, a pochi minuti di distanza in auto, dove la celebrazione ha potuto concludersi regolarmente.



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