La speranza di trovare Angelo, il giovane scomparso il 29 giugno dopo essersi tuffato nel lago di Bracciano, è stata purtroppo stroncata. Il corpo del ragazzo è stato ritrovato oggi, 5 luglio, dal nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Roma, a circa 300 metri dalla riva. La sua scomparsa ha lasciato la famiglia e gli amici in uno stato di profondo dolore.
La tragica scoperta
Le ricerche per trovare Angelo sono state intensamente condotte dai vigili del fuoco, che hanno impegnato diverse squadre sia sulla superficie che in profondità del lago. Purtroppo, questa mattina il suo corpo è stato ritrovato, mettendo fine alle speranze di trovarlo vivo. Secondo quanto raccontato dalla sorella agli operatori sanitari, dopo il tuffo iniziale sembrava che Angelo stesse scherzando con la famiglia, ma poi non è più riemerso.
Un lago che porta tristezza
Il lago di Bracciano, purtroppo, ha già custodito il corpo di Samuel Boujadi, un ragazzo olandese che perse la vita durante una vacanza con gli amici. Ancora oggi, a distanza di un anno, il lago porta con sé queste tragedie, lasciando un segno indelebile nelle vite delle persone coinvolte.
Le testimonianze degli amici
Un amico di Samuel ha raccontato la sua esperienza e il senso di impotenza provato nel cercare di trovare il ragazzo scomparso: “Quando Samuel ha cominciato a nuotare, non mi rendevo conto che probabilmente intendeva attraversare l’intero lago. Ha nuotato sempre più lontano e ho capito che qualcosa poteva andare storto. Ho iniziato a urlare, ma lui non poteva sentirmi. Ho compreso l’immensità del lago e il mio panico è cresciuto”.
La scoperta del corpo di Angelo mette fine a ogni speranza di trovarlo vivo, lasciando la sua famiglia e i suoi cari nel dolore più profondo. Il lago di Bracciano, purtroppo, ha visto altre tragedie simili in passato, portando tristezza e lasciando una traccia indelebile nelle vite delle persone coinvolte. Auguriamo forza e conforto alla famiglia di Angelo in questo momento di grande sofferenza.
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