Nel caso della scomparsa di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, si stanno rivelando nuovi dettagli che gettano luce sulla complessità di questa vicenda che va ben oltre i confini nazionali. Un mandato di arresto europeo è stato emesso per Filippo Turetta, accusato di tentato omicidio.
Il Mandato di Arresto e il Video Incriminante
Le accuse contro Filippo Turetta sono estremamente gravi: tentato omicidio. Ciò che rende questa situazione ancor più inquietante è la presenza di un breve video che cattura momenti critici. Nel video, Turetta sembra aggredire Giulia Cecchettin a mani nude, e le immagini sono chiare: l’attacco è avvenuto sabato notte.
Le telecamere dello stabilimento “Dior” di Fossò hanno registrato questa brutale aggressione. Il video mostra Filippo mentre carica Giulia, visibilmente ferita e immobile, nella sua auto. Queste immagini potrebbero confermare la terribile ipotesi che Filippo abbia fatto del male a Giulia prima di fuggire, gettando ulteriori ombre sulla sua scomparsa.
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La Pista Austriaca e l’Itinerario dell’Auto
Le indagini hanno condotto gli investigatori in Austria. Sono passati sei giorni dalla scomparsa della coppia, che è stata vista per l’ultima volta sabato 11 novembre.
Sono stati avvistati al centro commerciale Nave de Vero di Marghera, ma successivamente sono stati visti litigare in un parcheggio a Vigonovo. Il percorso dell’auto di Filippo è stato tracciato, seguendo un itinerario che include Fossò, Zero Branco, Caneva, Sacile, Palafavera e Ospitale di Cadore. L’ultima segnalazione arriva da San Candido, vicino al confine austriaco.
Roberto Papetti, direttore del Gazzettino, ha rivelato nuove informazioni in “Quarto Grado”. La Fiat Grande Punto di Filippo è stata avvistata in Austria mercoledì e non è tornata in Italia. Questo sviluppo ha portato all’emissione di un mandato di arresto europeo, confermando la gravità della situazione.
Il Mistero del Tablet e la Presenza Online
Un altro mistero si aggiunge a questo complesso scenario: la possibile presenza di un vecchio tablet in possesso di Filippo.
I genitori di Giulia hanno inviato messaggi su WhatsApp che sono stati consegnati ma non letti. Paolo Reale, un esperto informatico forense, suggerisce che questi messaggi siano stati recapitati a un dispositivo che molto probabilmente appartiene a Filippo. Questo potrebbe fornire indizi importanti per localizzare una specifica area geografica.
Elena Cecchettin, sorella di Giulia, aggiunge un elemento di mistero ulteriore: Filippo sembra essere costantemente online dal mattino di domenica. Questa presenza online continua aggiunge ulteriore complessità al caso, rendendo la scomparsa di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta ancora più intricata e misteriosa.
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