La scomparsa di Kata, una bambina di cinque anni, avvenuta lo scorso 10 giugno nell’ex hotel Astor di Firenze, ha messo in moto un’inchiesta che si sviluppa su diverse direzioni. Due delle ipotesi al vaglio degli investigatori riguardano uno scambio di persona dietro il rapimento o un possibile collegamento con il Paese d’origine della piccola, il Perù. Secondo quanto riferito da La Nazione, la Procura fiorentina starebbe valutando la possibilità di una rogatoria internazionale per ottenere elementi utili all’indagine all’estero.
Il quotidiano fa anche riferimento a una possibile vendetta legata a una partita di cocaina sequestrata a un trafficante peruviano, che al momento del presunto arresto da parte della polizia fiorentina non aveva ancora saldato il debito con i fornitori. Potrebbe esserci un collegamento tra questo caso e la sparizione di Kata. Durante la perquisizione dell’appartamento del pusher peruviano, oltre a lui è stata rinvenuta una donna, madre di una bambina dell’età approssimativa della minore scomparsa. Successivamente, questa donna si sarebbe trasferita nell’ex hotel Astor poco prima della scomparsa di Kata.
Si è poi sollevato il sospetto che la rapina di Kata potesse essere una vendetta per la partita di droga non pagata, ma consumata con il rapimento della bambina sbagliata. Allo stato attuale, non è da escludere che la piccola possa essere stata trasferita in Perù dopo il rapimento. Un zio paterno, detenuto insieme al pusher, e una intercettazione telefonica sembrano rafforzare questa teoria. La Nazione riporta una conversazione tra il padre della minore scomparsa e suo fratello, che era incaricato di indagare sulla possibilità di uno scambio di persona per il debito di cocaina non pagato dal pusher detenuto nella stessa prigione.
L’ipotesi della Procura di Firenze, come riporta Rai News, si concentra sulla verifica di uno spostamento della minore verso il Perù. Al momento, sembra che questo Paese possa essere il punto focale per risolvere il mistero che circonda la scomparsa di Kata. Gli inquirenti sperano che una rogatoria internazionale consenta di condurre interrogatori oltre oceano e rinvenire eventuali tracce che possano completare questo complesso puzzle investigativo.
Add comment