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Renato Pozzetto compone una lettera per l’amico Enzo Jannacci: “Amico mio, presto mi unirò a te nel cielo



Una commovente lettera al vecchio compianto amico Enzo Jannacci, la scrive Renato Pozzetto, invitato dal Corriere della Sera.



Ciao Enzo, come va?

Sicuramente dove sei tu va tutto bene. Qui sulla Terra solito casino…

Quelli del Corriere mi chiedono di parlare della nostra amicizia, io però sono un po’ in crisi con la memoria, sai? Dovresti aiutarmi un po’. Quaggiù s’invecchia e la salute è un problema. Tra poco ci rincontreremo, e io sarò felice di stare con te. E tutto sarà come una volta, anzi meglio. Lì c’è tutto e si può fare tutto e bene, proprio come facevi tu…

Renato Pozzetto, lettera a Jannacci: «Caro Enzo, tra poco sarò con te lassù. Fatti trovare con il pianoforte e la chitarra»
Mi manchi tanto. Mi manca sentirti cantare, quando mi facevi ascoltare le tue novità. O quando ci confidavamo speranze, desideri e quelle cose che pensano tutti ma che non si possono dire. Ti ricordi quando mi portasti a fare un giro all’Idroscalo, sulla tua barca a vela? Era febbraio, faceva un freddo della madonna, e noi eravamo vestiti come Roald Amundsen, l’esploratore, ma almeno lui aveva una tenda rossa.

Quando io arriverò dove sei tu, se Lui me lo permetterà (io ci spero perché non è che abbia fatto tante cazzate), fatti trovare con il pianoforte e la chitarra. So che lì ci sono strumenti della Madonna. E io vorrei cantare, sai? Qui, con tutto quello che succede, mi mancano voglia e occasioni. Già so che faresti un’altra bella canzone, di quelle che fanno piangere come una fontana, anche perché quaggiù, adesso, manca pure l’acqua e un po’ di umidità farebbe bene.

In questi giorni andrò a teatro, Elio (degli Elio e le Storie Tese) parlerà di te e canterà le tue canzoni, lui è bravo e lo spettacolo sarà bello. Al teatro Lirico, dedicato al tuo amico Gaber, si sono dimenticati di te! Non prendertela, sono cose che succedono in questi tempi. Ora penso di averti rotto le balle e allora ti saluto.

Ciao Enzo, un abbraccio forte, e un bacino.
Ci vediamo presto. Saluti.
Renato

Il forte legame tra Renato Pozzetto ed Enzo Jannacci è stato per molti anni un esempio ispiratore di vera amicizia. Il loro legame è una testimonianza del potere della compagnia e va celebrato.

Enzo era uno dei primi fan dell’attore e i due hanno subito legato. Nonostante la sua tendenza a essere un po’ imprevedibile e nervoso, hanno condiviso molte esperienze insieme. L’attore ha raccontato alcune storie divertenti del tempo trascorso insieme.

È davvero comico pensare che, ancora oggi, Pozzetto non conosca il significato della risata isterica che si è scatenata quando l’amico gli ha fatto un’iniezione e poi se n’è andato. La scena è ancora più divertente se si considera che in quel momento era ubriaco.

Enzo, l’appassionato, ha avuto un’idea incredibile: ha comprato una barca di 7 metri e mi ha invitato a provarla. Mi aspettavo di essere portato in mare, invece decise di tenerlo all’Idroscalo. Eravamo soli, in mezzo all’acqua e faceva un freddo cane, ma è stata un’esperienza incredibile!

Enzo Jannacci: vita e carriera

Lo straordinario Enzo Jannacci, nato a Milano nel 1935 e purtroppo scomparso nel 2013, è stato un cantautore, musicista, attore e compositore italiano di immenso talento. Il suo impatto sull’industria musicale è stato significativo e innegabile.

Il percorso artistico di Jannacci inizia negli anni Cinquanta, quando sale sul palcoscenico come pianista di talento e cantante jazz in varie località di Milano. Con l’arrivo degli anni Sessanta, iniziò a scrivere le sue prime canzoni, caratterizzate da un tono ironico e sarcastico che rimase un punto fermo della sua musica.

Negli anni successivi si dedica al teatro e al cinema, partecipando a numerosi film e spettacoli. Nel 1975 esce l’album della svolta, “La mia gente”, che lo conferma come uno dei più noti cantautori italiani.

Per tutti gli anni ’80 e ’90, Jannacci è rimasto una forza formidabile nell’industria musicale, pubblicando una serie di album di successo ed esibendosi in innumerevoli concerti in tutta Italia. Nel 2003 ha pubblicato il suo ultimo album in studio, intitolato “L’uomo a metà”, riscuotendo un grande successo.

Enzo Jannacci è stato un artista unico e versatile, in grado di fondere il classico cantautorato italiano con la musica moderna e di spingersi oltre i confini del suono contemporaneo. La sua capacità di catturare l’essenza della vita quotidiana e di esprimerla attraverso la sua musica lo ha reso un simbolo della cultura italiana.



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