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Poliziotti arrestati a Verona: testimonianza scioccante di una vittima delle torture



Nicolae D., un cittadino romeno di 56 anni, ha raccontato il terribile trattamento subito da parte di alcuni agenti presso la Questura di Verona. Quest’uomo è stato vittima di violenze fisiche, privato del diritto di utilizzare il bagno e persino trascinato nell’urina.



 Una testimonianza scioccante: Nicolae D. rivela le torture subite da poliziotti a Verona

La Procura di Verona ha portato alla luce un catalogo di orrori che coinvolge cinque poliziotti (un ispettore e quattro agenti) accusati di torture, lesioni, falso, omissioni di atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio. Le vittime di tali abusi sono persone straniere e senza dimora, fermate per controlli e poi condotte nella Questura, dove sono state sottoposte a umiliazioni e violenze. Gli eventi, scoperti grazie a un’inchiesta durata otto mesi condotta dalla Squadra Mobile di Verona, si sono verificati nel periodo compreso tra luglio 2022 e marzo 2023.

Una serie di abusi che hanno scosso la Questura di Verona

Violazioni dei diritti umani e abusi di potere:

Le indagini hanno rivelato comportamenti inaccettabili da parte dei poliziotti coinvolti, che hanno commesso atti gravemente lesivi della dignità delle persone sottoposte ai loro accertamenti di polizia. Nicolae D., un romeno di 56 anni, è stato una delle vittime di tali abusi.

La terribile testimonianza di Nicolae D.:

Nicolae D., intervistato da Repubblica, ha raccontato la sua esperienza di violenza e umiliazione. Arrivato in Italia nel 2020 alla ricerca di lavoro, si è trovato invece a vivere per strada, passando le notti sulle panchine del parco di fronte al cimitero monumentale. La sua storia è simile a quella di molti italiani e stranieri che hanno affrontato la povertà durante la pandemia.

Un trattamento disumano:

Nonostante la sua situazione di indigenza, ci si sarebbe aspettato un approccio umano e solidale da parte delle forze dell’ordine. Tuttavia, il 14 ottobre dell’anno scorso, Nicolae è stato fermato senza apparente motivo e sottoposto a maltrattamenti estremi. Dopo essere stato spruzzato con spray urticante in faccia, è stato trascinato nella Questura e rinchiuso in una cella con una parete trasparente. Nonostante la sua urgente necessità di utilizzare il bagno, gli è stato negato il permesso e gli è stato detto di fare i suoi bisogni a terra.

La punizione crudele:

Nonostante le circostanze, Nicolae è stato punito per aver urinato in cella. Un poliziotto, l’assistente capo L.D., è entrato con rabbia nella cella, spruzzandogli ancora una volta spray urticante in faccia. Successivamente, l’ha trascinato a terra sopra la pozza di urina e, quando Nicolae si è rialzato, un altro agente lo ha colpito con un pugno all’altezza del fegato.

Ripercussioni legali e necessità di giustizia:

L’inchiesta in corso ha portato all’arresto dei poliziotti coinvolti, ma ciò non può cancellare le atrocità subite dalle vittime. È fondamentale che questi abusi vengano puniti e che la giustizia sia ripristinata per garantire la sicurezza e il rispetto di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro situazione sociale o provenienza.

L’orribile testimonianza di Nicolae D. mette in luce il lato oscuro dell’operato di alcuni poliziotti presso la Questura di Verona. È essenziale che si faccia luce su questi abusi e che le misure necessarie siano adottate per garantire che situazioni simili non si verifichino più in futuro. La lotta per la giustizia e la protezione dei diritti umani deve essere una priorità costante nella nostra società.



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