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Perché non dovremmo mai augurare il male a nessuno



Il desiderio di vendetta o di augurare il male a qualcun altro può essere forte quando si subisce un torto o un’ingiustizia. Tuttavia, è importante ricordare che non dovremmo mai augurare il male a nessuno. Ma perché?



In primo luogo, tutti noi abbiamo vissuto situazioni in cui ci siamo sentiti vittime di torto o di ingiustizia. Ad esempio, un voto negato a scuola o una promozione conferita a qualcuno che non sembrava meritevole. Tuttavia, quando subiamo un torto, il desiderio di giustizia diventa impellente e quasi vitale.

Purtroppo, questo desiderio può portare alla voglia di vendetta o di augurare il male a qualcun altro. Questo stato d’animo, sebbene legittimo, può essere considerato una sorta di cortocircuito mentale che si attiva quando ci sentiamo soli, umiliati e senza giustizia.

Tuttavia, è importante ricordare che sia la parte offesa che colui che ha commesso l’offesa hanno, a modo loro, una ragione. Questo è il motivo per cui la giustizia prevede la figura del “super partes”, ovvero una terza persona che può amministrare questa delicata funzione.

Inoltre, è importante distinguere tra punizione e castigo. La punizione è affiancata al concetto di giustizia, mentre il castigo implica il negare qualcosa a qualcuno quando manca il diritto alla punizione.

Augurare il male a qualcuno rientra nella seconda ipotesi e può portare a uno stato mentale e psicologico alterato e molto distante dalla giustizia. Inoltre, il celebre studioso Simon Baron Cohen sostiene che la cattiveria nasce laddove manca empatia.

Infine, ricordiamo che chi non conosce l’empatia è generalmente una persona sola al mondo e sola nel suo mondo. Il desiderio di augurare il male a chi ci ha offeso o umiliato nasce spesso da un senso di solitudine e dal sentirsi privati del diritto ad un risarcimento.

In conclusione, non dovremmo mai augurare il male a nessuno perché questo stato d’animo può portare lontano dalla giustizia e dalla felicità. Invece, dovremmo cercare di capire le ragioni degli altri e cercare di risolvere i conflitti in modo pacifico ed equo.



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