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Opzione Donna 2024 senza proroga: cosa fare altrimenti?



Nel panorama previdenziale italiano si prospettano grandi cambiamenti. Le notizie sulla Manovra 2024 indicano che l’Opzione Donna, un canale privilegiato per l’accesso alla pensione per le lavoratrici con oltre 30 anni di contributi, potrebbe essere abolita. Questa prospettiva solleva una domanda cruciale: quali alternative rimarranno per queste lavoratrici?



La Svolta nella Manovra 2024

La Manovra 2024 sembra delineare un futuro meno favorevole per le lavoratrici che aspirano alla pensione. Non solo l’Opzione Donna sembra destinata a sparire, ma anche l’APE Sociale, un altro importante strumento di flessibilità pensionistica. Entrambi convergono verso un unico canale di uscita anticipata.

L’Opzione Donna: Come Cambia dal 2024

A partire dal 2024, i requisiti per accedere alla pensione anticipata sembrano destinati a diventare più stringenti. Per coloro che speravano di ritirarsi utilizzando l’Opzione Donna o l’APE Sociale, il requisito contributivo aumenterà a 36 anni, ridotto a 35 per le donne. Inoltre, sarà necessario rientrare in una delle quattro categorie di aventi diritto: disoccupati, caregiver, disabili al 74%, o addetti a mansioni gravose. Infine, l’età minima per accedere alla pensione sarà di 63 anni, rispetto agli attuali 60.

Le Alternative alla Pensione Anticipata

Di fronte alla riforma della Legge Fornero e alla nuova flessibilità in uscita prevista per il 2024, sembra che l’unica alternativa rimanga la pensione contributiva a 64 anni. Questa possibilità non è riservata esclusivamente alle lavoratrici, ma è aperta a tutti coloro che hanno almeno 64 anni di età e 20 anni di contributi.

Tuttavia, ci sono dei requisiti molto specifici. Prima di tutto, il lavoratore non deve avere contributi anteriori al primo gennaio 1996. In secondo luogo, l’assegno maturato deve essere pari ad almeno 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale, ovvero circa 1400 euro.

In Attesa della Legge di Bilancio

Per avere un quadro completo delle nuove regole previdenziali, bisognerà attendere il testo definitivo della Legge di Bilancio 2023. Solo allora sarà possibile valutare i nuovi requisiti dello strumento 2024 che dovrebbe sostituire l’Opzione Donna.



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