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Operato per appendicite invece che per tumore al cervello: muore 12 giorni dopo la vera diagnosi



Joshua Warner, un giovane falegname londinese di 25 anni, aveva tutti i tipici sintomi di un tumore al cervello: mal di testa, nausea, stanchezza, problemi con la coordinazione e l’equilibrio. Nonostante ciò, i medici del pronto soccorso Darrent Valley hanno stabilito che il 25enne doveva essere operato di appendicite. Purtroppo, i problemi di Joshua sono peggiorati dopo l’intervento e la vera diagnosi è stata fatta troppo tardi. Il giovane è deceduto 12 giorni dopo aver appreso la terribile notizia.



La vicenda di Joshua Warner

Joshua si era recato in ospedale lamentando un malessere generale e un mal di testa prolungato. Dopo una tac, i medici hanno stabilito che si trattava di appendicite e il giovane è stato sottoposto all’intervento chirurgico. Tuttavia, dopo l’operazione, Joshua è tornato in ospedale con gli stessi sintomi che aveva prima dell’intervento. Dopo ulteriori analisi, è stata riscontrata un’anomalia nella scansione cerebrale che i medici hanno liquidato come “errore del sistema”. Joshua è stato dimesso ma ha continuato a tornare al pronto soccorso senza risolvere i suoi problemi, fino a quando è svenuto nel bagno di casa sua.

La diagnosi tardiva e la morte di Joshua Warner

Dopo l’evento, il 25enne è stato sottoposto a nuovi esami che hanno rivelato la verità: Joshua aveva un tumore al cervello al quarto stadio sul lato destro della testa. Purtroppo, la diagnosi è stata fatta troppo tardi e il giovane è sopravvissuto solo 12 giorni dopo aver appreso la terribile notizia. Lascia la moglie e un bambino di 4 anni. “Era un padre, un figlio e un fratello eccezionale – ha dichiarato la madre – non riesco a quantificare quanto sia stato coraggioso in tutto questo. Non si è mai lamentato”.



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