Il governo Meloni ha introdotto importanti novità nel nuovo codice della strada, tra cui l’utilizzo di un dispositivo che diventerà comune tra gli automobilisti italiani. È tempo di conoscere meglio l’alcolock, scoprendo in dettaglio cos’è e chi si occuperà delle spese. La volontà di adottare questo strumento è stata ufficializzata dal consiglio dei ministri, che lo ha incluso nel ddl sicurezza e nella delega per la riforma del codice della strada.
Cos’è l’alcolock e chi ne paga l’installazione nelle automobili?
Tutti si chiedono cosa implica l’alcolock, e finalmente possiamo fornire una risposta precisa sul suo significato e sulla responsabilità dei costi di installazione. Il dispositivo, noto anche come Ignition Interlock Device o Breath alcohol ignition interlock device, è in sostanza un etilometro collegato alla centralina dell’auto. Se il conducente si trova in stato di ebbrezza, il motore non si avvia se il livello di alcol nel corpo supera i limiti stabiliti dalla legge, che per i recidivi è pari a zero. L’auto potrà essere accesa solamente quando l’alcol presente nel corpo del guidatore diminuirà. Coloro che sono stati condannati per guida in stato di ubriachezza saranno obbligati ad installare l’alcolock sui loro veicoli.
Per quanto riguarda i costi sostenuti dagli automobilisti, chi è già stato condannato per questo reato dovrà personalmente provvedere al pagamento delle spese necessarie per l’installazione del dispositivo, che sarà obbligatorio. È importante sottolineare che l’Unione Europea ha preso una decisione riguardante le nuove autovetture, obbligando le case automobilistiche ad equipaggiarle con l’alcolock a partire dal 4 luglio dell’anno scorso. Il governo italiano intende ora incentivare l’uso di questo dispositivo per contribuire a prevenire ulteriori tragedie stradali, garantendo maggiore sicurezza per la vita delle persone.
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