Controcopertina

Luigi Leonetti ha confessato di aver ucciso sua moglie ad Andria, davanti ai loro figli. Ha affermato di averla uccisa perché lo tradiva



La tranquilla città di Andria è stata sconvolta da un tragico evento il 28 novembre, quando Luigi Leonetti, 51 anni, ha confessato l’assassinio della moglie Vincenza Angrisano. Questo terribile atto ha lasciato la comunità in lutto e la famiglia in una profonda preoccupazione per i loro due figli.



La Crescita di Violenza Familiare

L’escalation di violenza in questa famiglia ha portato a una tragedia inimmaginabile. Leonetti, impiegato di 51 anni, è stato interrogato dai magistrati di Trani fino all’alba e successivamente incarcerato a Lucera, accusato di omicidio premeditato. Durante l’interrogatorio, ha scioccato tutti confessando: “L’ho fatto io, è stato un gesto impulsivo, ero convinto che mi stesse tradendo.”

Le Circostanze dell’Omicidio

La terribile catena di eventi si è verificata nel pomeriggio quando Leonetti è tornato a casa verso le 16.30. Sua moglie, Vincenza, aveva appena lasciato l’abitazione per prendere il figlio più piccolo da scuola. Il suo ritorno ha scatenato una violenta discussione che ha portato a un epilogo tragico. Leonetti ha descritto come una serie di offese abbiano innescato la sua reazione fatale, culminata in quattro coltellate mortali. L’indagine forense, condotta dal sostituto procuratore Francesco Chiechi, cercherà di stabilire i dettagli specifici del decesso. “Era un attimo di pura follia”, ha affermato Leonetti al suo avvocato.

La Risposta della Comunità

La notizia ha scosso profondamente la comunità di Andria, che ha reagito con sgomento e dolore. La sindaca, Giovanna Bruno, ha chiesto un minuto di silenzio nelle scuole locali fino al giorno del funerale per onorare la memoria della vittima. Inoltre, in Piazza Catuma si è tenuto un incontro pubblico per promuovere la riflessione sulla violenza domestica e la necessità di un cambiamento culturale. “Questa violenza insensata e irreparabile non ha scusanti. Si merita solo la nostra più ferma condanna,” ha dichiarato la sindaca. Anche il vescovo Luigi Mansi ha condiviso il suo dolore, invitando tutti a evitare frasi banali e a riflettere sulle tragiche conseguenze della violenza familiare. Gli amici di Vincenza hanno ricordato la donna come una persona amichevole e di successo, il cui tragico destino è stato segnato dalla sua autonomia, forse motivo di invidia per il marito.

In questo momento di dolore e sconcerto, la comunità di Andria si unisce per ricordare Vincenza Angrisano e per sensibilizzare sulle drammatiche conseguenze della violenza domestica.



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