Alice Schembri, una giovane di soli 17 anni, ha deciso di porre fine alla sua vita a causa di un dramma che l’ha vista protagonista. Vittima di uno stupro e della diffusione del video dell’aggressione, Alice ha lottato per molto tempo contro il bullismo online e la vergogna che l’ha accompagnata.
La vicenda ha avuto un epilogo drammatico: Alice si è tolta la vita, incapace di sopportare la sofferenza e la solitudine che l’hanno accompagnata in questi mesi.
Ma cosa è successo esattamente? Quali sono le cause di questo tragico evento?
La vicenda di Alice Schembri
Alice Schembri era una giovane studentessa siciliana. Nel novembre del 2020 è stata vittima di uno stupro da parte di due coetanei. La ragazza ha subito denunciato l’aggressione alle autorità competenti, ma non ha mai ricevuto il supporto necessario per superare il trauma.
Purtroppo, la vicenda non si è fermata qui: il video dell’aggressione è stato diffuso online, diventando virale in poche ore. Alice si è trovata così al centro di un’ondata di cyberbullismo, che l’ha vista bersaglio di insulti e attacchi continui.
La giovane ha cercato di reagire, denunciando i responsabili e chiedendo giustizia. Ma la pressione mediatica e la vergogna per quello che le era successo l’hanno portata a isolarsi sempre di più, fino a quando non ha deciso di porre fine alla sua vita.
Il processo e la ricerca della verità
Dopo la morte di Alice Schembri, i due giovani autori dello stupro sono stati processati. La giustizia italiana ha riconosciuto la loro colpevolezza, condannandoli a pene detentive.
Ma questo non basta: la vicenda di Alice ha messo in luce il problema del cyberbullismo e della violenza sulle donne. È necessario fare di più per prevenire questi reati e per sostenere le vittime, offrendo loro un supporto adeguato.
Solo così potremo evitare che tragedie come quella di Alice Schembri si ripetano in futuro.
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