Controcopertina

“Lo ha compiuto prima di scomparire.” Madonna di Trevignano, rivelazione sorprendente su Gisella la ‘veggente’



Si inizia a fare luce sulla bizzarra vicenda della Madonna di Trevignano Romano, un incantevole borgo sulle rive del Lago di Bracciano, nella provincia di Roma. La signora, conosciuta come Maria Giuseppa Scarpulla o Gisella Cardia, afferma di comunicare con la Vergine da quando nel 2016 una statuetta della Madonna acquistata a Medjugorje iniziò a piangere acqua e sangue. Ovviamente, la presunta veggente raccontava anche di avere le stigmate e di essere rimasta incinta dello Spirito Santo, compiendo miracoli come la moltiplicazione di pizza e gnocchi e guarigioni.



Secondo le accuse dei pentiti, la donna avrebbe creato un vero e proprio business per estorcere denaro ai creduloni. Uno di questi ha dichiarato di aver “donato” 123.000 euro nel corso degli anni per la causa, soldi finiti nelle tasche della Cardia e del marito. Inoltre, il passato della donna non è chiaro: sembra che nel 2013 sia stata condannata per bancarotta fraudolenta.

Madonna di Trevignano, la terribile profezia della veggente

Ora, però, un altro colpo di scena: la veggente è scomparsa, sparita, introvabile. Secondo quanto riporta Repubblica, Gisella Cardia (o Maria Giuseppa Scarpulla) è completamente scomparsa. Con l’avvicinarsi dell’atteso incontro con la Madonna, i fedeli e le forze dell’ordine attendono un segnale… dalla donna. Mentre la diocesi di Civita Castellana istituisce una commissione per effettuare “un’indagine approfondita”, emergono le terribili profezie della santona di Trevignano.

La donna prevedeva infatti che la guerra sarebbe arrivata a Roma: “Siate sempre pronti, perché questa battaglia sarà forte e sfocerà in una grave guerra, ma voi continuate a vivere come sempre e con indifferenza. Aprite i vostri cuori, i vostri cuori di pietra e fate entrare la luce di Dio”.

Inoltre, come ulteriore conferma, sembra che un investigatore privato abbia presentato il 6 aprile un esposto contro la veggente. L’uomo afferma di aver scoperto, attraverso alcune analisi, che le lacrime che scorrono sul volto della Madonna di Trevignano non sarebbero altro che sangue di maiale. E no, non è una bestemmia.



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